Sapete come ristrutturare casa, migliorandone davvero il comfort e l’efficienza, nonché risparmiando sui costi?
Il miglioramento delle prestazioni generali della vostra abitazione; la riduzione dei consumi e degli sprechi nel tempo; la creazione di un ambiente più felice e sicuro per la vostra famiglia; la possibilità di vendere meglio la vostra casa, ad un prezzo maggiore o addirittura evitare di non venderla affatto; l’ottenimento di incentivi e detrazioni fiscali.
Sono tutti vantaggi che potete ottenere solo grazie a una ristrutturazione eseguita a regola d’arte e a norma: per far ciò è necessario l’intervento di un tecnico professionista (ad es. geometra, architetto o ingegnere) che può evitarvi inutili danni e pericoli, conosce già i prodotti e fornitori migliori, nonché tutti i permessi e le pratiche burocratiche obbligatori, oltre ad essere certificato per rispettare i termini di legge e ottenere il riconoscimento delle agevolazioni.
In aggiunta, sapete che le normative europee ci impongono, già a partire dal 2020, di effettuare le necessarie ristrutturazioni per il recupero degli edifici esistenti? Vediamo, di seguito, le tipologie di intervento esistenti.
A) Ristrutturazione parziale:
Quando sono richiesti solo piccoli interventi di manutenzione, parliamo di ristrutturazione parziale: ad esempio imbiancare le pareti, sostituire i rivestimenti (piastrelle, pavimento in legno), ricollocare le prese e gli interruttori di corrente senza modificare l’impianto elettrico o idrico-sanitario corrente.
Si tratta di interventi atti a prolungare il normale ciclo di vita utile dell’abitazione (non superiore a 35-40 anni). Attraverso questi interventi a “passi successivi” l’edificio viene “rigenerato”, riqualificato e adattato alle nuove esigenze contemporanee.
Da un lato, una ristrutturazione “a pezzi” permette di:
Tuttavia, ristrutturare casa “step-by-step” presenta diversi svantaggi:
Ecco perché creare un progetto unico e pianificare tutti gli interventi con una visione globale vi permettono, al contrario, di definire in anticipo tutti gli obiettivi e sapere cosa fare, come e quando. Di conseguenza, si potrà svolgere il lavoro migliore possibile che durerà nel tempo e vi garantirà i massimi risultati in termini di comfort ed investimento.
In caso siate costretti, per ogni motivo, ad optare per una ristrutturazione parziale, è consigliato rivolgersi comunque, sin da subito, a un professionista esperto e abilitato, il quale potrà stilare un piano di intervento globale con la giusta tempistica, a più fasi, degli interventi.
Desiderate trovate già da subito il professionista ideale per migliorare la vostra casa?
B) Ristrutturazione completa:
Quando vengono effettuati interventi di rifacimento/miglioramento su pavimenti, pareti, rivestimenti, serramenti, solai e impianti (idraulico, elettrico, gas), allora parliamo di ristrutturazione casa completa. Si tratta di un operazione molto ampia e da non lasciare al caso. I relativi costi possono variare da città a città e secondo il mercato locale.
Poiché tale intervento presenta una complessità elevata, il modo migliore è rivolgersi ad aziende e artigiani specializzati, iscritti alla Camera di Commercio o agli albi professionali, perché conosceranno esattamente i materiali, le specifiche, le fasi e le tempistiche giusti. Inoltre, saranno in grado di fornire le dovute certificazioni di conformità per gli impianti, obbligatorie per legge, nonché la copertura assicurativa necessaria per i lavoratori impegnati nel cantiere.
In aggiunta, rivolgersi ad un’azienda specializzata vi consentirà di effettuare i lavori a regola d’arte, mantenendo una visione globale e un controllo totale sui costi e sulle attività. Avrete un punto di riferimento unico che si occuperà di gestire tutti gli interventi e sbrigare le noiose e delicate pratiche burocratiche.
Quando effettuate una ristrutturazione completa, infatti, le fasi seguite sono molteplici e possono riassumersi come di seguito:
Desiderate, dunque, rendere la vostra abitazione più comoda, sicura ed efficiente? Vi piacerebbe farlo risparmiando fino al 50% del vostro investimento?
Nei casi di ristrutturazione, la legge concede importanti incentivi e detrazione fiscale delle spese sostenute:
La condizione necessaria è che si tratti, effettivamente, di interventi di ristrutturazione, ovvero su un edificio già esistente (comprovato dalla richiesta di accatastamento o dalla ricevuta di pagamento ICI o IMU).
Spese per le prestazioni professionali e di progettazione correlate alla ristrutturazione (ad esempio le fatture dell’architetto, le perizie, i sopralluoghi, l’IVA, i bolli e diritti per le autorizzazioni, le concessioni e le denunce, ecc.)
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A partire dall’elaborazione grafica, si può procedere alle modifiche di base. Per rendere più evidente i cambiamenti che saranno apportati, é consigliato differenziare le due fasi dell’“ante” e del “post”, direttamente sulle copie dei disegni, con colori diversi che contrastino tra di loro. In seguito si può procedere con l’esecuzione di elenco delle parti che saranno lasciate intatte e di quelle che saranno modificate.
Per quanto riguarda le parti che subiranno degli interventi, è necessario distinguere quelle che conserveranno gli stessi materiali da quelle che saranno ricostruite con materiali diversi. La lista deve essere la più dettagliata e precisa possibile.
Per fare qualche esempio la lista deve comprendere elementi come il cornicione, le facciate, i solai, le scale, etc. Particolare attenzione deve essere dedicata ai cambiamenti di materiali, forme e costruzione. In ogni caso sono da sconsigliare i cambiamenti troppo radicali, è importante trovare delle soluzioni che si adattino all’ambiente circostante e naturalmente che tengano conto delle leggi vigenti.
Il passo successivo è l’analisi dei costi, tenendo conto dei miglioramenti che tali costi apporteranno: tale processo ha lo scopo di ottimizzare il funzionamento degli ambienti.
La struttura portante della costruzione (muri portanti, pilastri, solai, travi e fondazioni) ha la precedenza sugli interni. Nelle zone sismiche, tali elementi portanti richiedono una particolare attenzione.
Il processo di ristrutturazione deve tener conto delle componenti che presentano problemi di statica e in tal caso bisognerà procedere al calcolo strutturale dell’intero fabbricato. Solo in seguito si potrà proseguire con lo studio degli ambienti interni e dei collegamenti.
Le scale presentano di norma i problemi principali, soprattutto in termini di dispersione di spazio sfruttabile. Sono inevitabili nel caso di fusioni di varie unità immobiliari, ma vanno valutati con cautela gli spostamenti o l’aggiunta di nuove.
Nel caso di edifici storici non ci si potrà concedere troppe libertà. Infatti, in questo tipo di costruzioni i materiali devono rispettare la tipologia dell’edificio. In questo caso specifico la funzionalità dei materiali utilizzati ha una priorità secondaria, rispetto alla conservazione degli elementi preesistenti e alla salvaguardia dell’artigianato locale.
Per fare un esempio, sarebbe un errore sostituire dei vecchi coppi eseguiti a mano con delle moderne tegole fatte a stampo, in modo tale da evitare problemi d’infiltrazione del tetto.
Anche le modifiche agli architravi di legno devono essere effettuare con particolare cautela e se non sono realmente danneggiate, tali modifiche sono da evitare, prediligendo soluzioni come adeguate vernici trasparenti.
Sul costo globale della ristrutturazione vanno a incidere in particolare: la mole del progetto (logicamente i costi sono proporzionali alle modifiche apportate) e l’ubicazione dell’edificio (nelle grandi città la manodopera e i materiali sono maggiori rispetto ai piccoli centri).
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