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Impianto Elettrico: tipologie, vantaggi, costi e risparmi

Tutto ciò è necessario per far sì che il vostro impianto elettrico fornisca i risultati migliori, eviti ogni spreco di energia e, di conseguenza, vi faccia risparmiare sui costi energetici, i quali possono incidere anche di molto sul vostro budget mensile.

 

 

Al fine di ottenere un impianto elettrico ottimale e a norma, è necessario che venga svolto da una ditta specializzata, in quanto è l’unica abilitata a rilasciare la dichiarazione di conformità (D.M. 37/08). Vediamo, allora, cosa si rischia intervenendo col “fai da te”, come invece potete avere un impianto a norma e godere dei relativi vantaggi, nonché quali sono le categorie di impianto installabili in un’abitazione.

 

I RISCHI DI UN IMPIANTO ELETTRICO “FAI DA TE”

 

  • Quando decidete di installare un impianto da soli ricordatevi che esso non potrà possedere la certificazione di conformità richiesta obbligatoriamente per legge e che può essere rilasciata solo da professionisti del settore, in possesso dei requisiti previsti dalla legge stessa e iscritti all’albo di competenza (Albo regionale installatori impianti elettrici oppure riconosciuti da ANIE o UNAE).

Ciò significa che, in mancanza di apposita certificazione, in caso di controlli o incidenti potrete incorrere in problemi e sanzioni, nonché avere molta difficoltà qualora desideriate vendere la vostra abitazione.

  • L’impianto elettrico potrebbe danneggiarsi e diventare un pericolo per l’incolumità dei presenti nel caso in cui venga predisposto senza tutti gli opportuni dispositivi salvavita e le barriere fisiche e tecnologiche atte a impedire il contatto diretto tra i componenti, nonché idonee all’ambiente circostante (umidità, polvere, alta frequentazione di persone, ecc.).

 

 

I rischi di un Impianto Elettrico fai da te

 

  • I cavi conduttori possono essere installati in modo errato e pericoloso, senza l’impiego delle canaline o tracce adatte.
  • L’impianto può diventare meno sicuro e causare corto circuiti a causa di prese volanti o non installate/applicate adeguatamente oppure che non utilizzano i componenti giusti.
  • Le prese potrebbero essere installate senza tener conto della disposizione di tutto l’impianto idraulico e del gas (creando interferenze), degli arredi ed elettrodomestici, nonché essere posizionate nei punti errati e non a norma.
  • La sicurezza e l’efficienza dell’impianto elettrico potrebbe venir meno se non viene controllato e sostituito in tempo e con la giusta frequenza.
  • Rischiate di danneggiare l’impianto o di minacciare la vostra propria incolumità, nel caso in cui l’installazione non segua la giusta sequenza di interventi.

 

Dunque, rivolgersi a ditte esperte e specializzate vi permette di evitare errori, inconvenienti, incidenti e folgorazioni (che possono causare anche danni gravi alla persona o portare alla morte). Inoltre, vi garantisce di avere un impianto in regola, efficiente e senza sprechi, oltre ad ottenere incentivi fiscali ingenti se è inserito nell’ambito di un intervento di manutenzione straordinaria o ristrutturazione.

Evitate ogni rischio e trova subito il professionista più vicino.

COME AVERE UN IMPIANTO ELETTRICO A NORMA

 

Lo abbiamo già anticipato, l’unico vero modo per installare un impianto elettrico a norma di legge e che, allo stesso tempo, possa garantire alta efficienza, zero sprechi e risparmi, è quello di rivolgersi a ditte installatrici specializzate e certificate. Grazie alla loro competenza e abilitazione, nulla verrà lasciato al caso e sarete certi che verranno impiegati i componenti giusti, nel tempo e nel modo più idonei e sicuri, mantenendo una visione globale di tutta l’abitazione.

 

Ecco, allora, di cosa potete godere affidandovi a un professionista di settore:

 

  • Redazione di un progetto d’installazione (composto da computo metrico, schema elettrico e progetto finale). Ciò consente di tener conto della disposizione dell’arredamento nella casa, dei punti d’installazione degli elettrodomestici più grandi (frigo, forno, lavatrice, lavastoviglie, ecc.), di una distribuzione uniforme delle prese di corrente lungo le pareti per una maggiore funzionalità di tutto l’impianto.

Tale progetto consente di stimare tutti i costi (interventi e materiali) e avere una visione d’insieme dettagliata e non lasciata al caso: una linea guida da seguire durante tutti i lavori.

  • Messa in opera di un impianto elettrico a norma (incassato, esterno, sotto pavimento). Il professionista incaricato dei lavori saprà impiegare i componenti migliori e collocare tutte le parti nei posti e nei modi giusti, in base al luogo, alle normative vigenti e al risultato finale che desiderate ottenere.
  • Collaudo dell’impianto installato. Il personale verifica il corretto funzionamento di tutti i componenti (prese, interruttori, dispositivi di sicurezza, ecc.).
  • Rilascio della dichiarazione di conformità (anche detta DICO): avrete la certezza che l’impianto elettrico rispetti tutti gli standard della normativa CEI 186/1968. Viene rilasciata generalmente insieme alla documentazione relativa all’agibilità dell’abitazione. In questo modo, l’installatore si assume tutte le responsabilità del lavoro.

 

Poiché ogni comune ha diverse modalità di presentazione delle documentazioni, la ditta specializzata a cui vi rivolgerete, saprà sicuramente come procedere al meglio, evitandovi tante beghe burocratiche.

 

Cosa deve avere un impianto elettrico a norma?

Quando pensate a ristrutturare casa o creare una nuova abitazione o qualsiasi altro immobile, bisogna accertarsi anche come è lo stato del impianto elettrico. Un impianto elettrico a norma e anche un impianto efficiente energeticamente.

Gli impianti elettrici permettono il funzionamento adeguato della casa. E’ quella parte del immobile che invisibile ma serve sempre e quando vengono progettati  dei lavori di ristrutturazione includetelo nella lista da farsi.

Dobbiamo pensare cosa mantiene l’impianto elettrico. Ogni giorno le mansioni dell’elettricità aumenta. Una volta la principale mansione dell’elettricità era di illuminare parliamo di tanto tempo fa.

 

Adesso l’elenco si è allungato un bel po. Non solo la illuminazione della casa ma per lavare i panni sporchi c’è bisogno della lavatrice alimentata dalla elettricità, anche le lavastoviglie per lavare ogni giorno i piatti, posate, bicchieri e padelle.

 

Chi ci ricarica la batteria del telefono smartphone che si deve alimentare quasi ogni giorno?

La televisione per il relax, e i tablet o i computer, sempre l’elettricità.

Chi ci apre il portone automatico per entrare in garage?

Chi alimenta il scaldabagno o la caldaia?

Chi alimenta il riscaldamento ( le moderne stufe e tutti gli impianti di riscaldamento a radiatori, il riscaldamento a pavimento, o a battiscopa).

Tutto tira avanti grazie a l’elettricità. La vita è migliorata moltissimo grazie ad essa e bisogna prendersene cura quando possiamo. Non vorremo che un cortocircuito causasse il malfunzionamento di questi elettrodomestici.

Può succedere che a causa di un cortocircuito possono  anche rompersi.  Vi e mai successo che qualche elettrodomestico smettesse di funzionare e poi ha avuto uno strano odore come di bruciato. Puo averlo causato anche il sovra caricamento della elettricità. Se in casa ci sono elettrodomestici che si rompono spesso e la causa sembra ignota forse la causa è proprio questa – il sovra caricamento del impianto. Uno dei fattori inclusi di un impianto a norma (elencati sotto).

Questo succede di solito ai piccoli elettrodomestici (un esempio: spesso succede ai lettori DVD).

Per questo un impianto elettrico a norma è essenziale per il buon funzionamento del complesso mondo di oggi. Tutto deve funzionare perfettamente. Per vivere bene deve essere tutto implementato regolarmente.

Esistono regole e osservazioni in merito alla sicurezza e realizzazione degli impianti elettrici a norma.

Legalmente un Impianto elettrico deve essere realizzato da professionisti del settore.

 

I quali devono essere abilitati a rilasciare la certificazione di conformità.Il certificato deve essere rilasciato dopo ogni modifica o intervento sul impianto elettrico. Se il vostro elettricista non vuole darvi la certificazione di conformità dell’intervento pensateci due volte. Chiedetevi avrà fatto un lavoro a norma? Che sia un lavoro di ristrutturazione o in forma di lavori imprevisti deve sempre rilasciarlo.

Tutto questo è regolato dal Decreto Ministero Dello Sviluppo Economico (segnato sotto il numero 37 del 22 gennaio 2008). La legge detta che al termine dei lavori la impresa installatrice rilasci una dichiarazione di conformità degli impianti elettrici realizzati. Tale dichiarazione deve essere a norma. La quale deve contenere la relazione contenente le tipologie dei materiali usati nei lavori e il progetto (Decreto stesso del articolo 5).

 

In caso non abbiate la dichiarazione di conformità che e state introdotta nel 2008 potete richiedere una Dichiarazione di Rispondenza. Anche questa deve essere realizzata da un professionista iscritto all’albo, specifico professionale per le competenze tecniche necessarie per esercitare questa professione.

 

Da considerarsi a norma i seguenti requisiti minimi per l’impianto elettrico.

  • diversione dell’impianto in più parti

  • salvavita

  • protezione contro i contatti ( che siano diretti e indiretti)

  • la protezione sovracorrenti (per salvare i nostri elettrodomestici che non che non vadano in sovraccarico)

 

 

CHE TIPO DI IMPIANTO DESIDERATE?

 

In base alle dotazioni e ai livelli di comfort di cui è dotato, un impianto elettrico può essere di tre tipi:

1) base,

2) standard,

3) domotico e ciò influenzerà anche il relativo costo.

 

  • Impianto Elettrico Livello Standard
  • Impianto Elettrico Livello Domotico

 

1) Livello Base:
Rispetta gli standard minimi degli impianti elettrici. Preferite l’essenziale? Avete un appartamento piccolo? Fate un uso semplice della vostra abitazione? Allora un impianto elettrico di livello base è la soluzione ideale e garantisce il rispetto delle normative, un’erogazione energetica continua ed efficace, nonché la prevenzione degli incidenti domestici. I punti luce e i punti prese previsti per un appartamento di media grandezza sono circa 50.

2) Livello Standard:
È la soluzione perfetta per garantire maggiore protezione alla casa, poiché contempla anche l’installazione di dispositivi quali i sistemi di allarme, anti intrusione, videocitofoni o videosorveglianza. Con la predisposizione di maggiori punti luce e sistemi di risparmio energetico, il livello standard è ottimizzato per ridurre gli sprechi e rendere ottimo l’utilizzo di energia elettrica.

3) Livello Domotico:
Ideale per abbinare l’efficienza a degli standard di comfort elevati, il sistema domotico è il massimo che potete ottenere da un impianto elettrico. L’elemento centrale della vostra abitazione diventa la tecnologia impiegata per gestire automaticamente le luci, la temperatura interna, le porte, i rilevatori di fumo, gas, incendi e allagamenti. Comprendente tutte le funzioni del livello base e standard, ai quali sono aggiunti tutti i benefici dell’automazione e assistenza tecnologica, il livello domotico prevede, naturalmente, anche un costo più elevato.

 

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Quanto costa un impianto elettrico al mq?

 

Ti stai chiedendo: “Quanto costa un impianto elettrico al metro quadro?”

Prima specifichino che l’elettricità non si misura a mq,… ma a punto luce o a ora. Possiamo dire che dipende.

Il fatto fondamentale è che il costo di un impianto elettrico non viene calcolato a mq. Il prezzo è calcolato a ore, oppure sul numero di punti luce – punti presa che ci sono. Il quadro elettrico viene calcolato a parte.

Approssimativamente i prezzi variano tra (€30-60 in su a punto luce) in più bisogna aggiungere il costo per ogni presa aggiuntiva nella medesima scatola che può aumentare il costo del punto luce – presa.
Dipende se vuoi fare anche lavori di idraulico, riscaldamento, condizionatore, riscaldamento acqua,… Il costo può arrivare anche fino a € 10.000.

Quanti punti luce (presa) ci sono mediamente in un appartamento.

Esempio:

Prendiamo un medio appartamento di 80 mq. Giù di li dovrebbe avere una 60 di punti luce e presa. Devi tenere conto che il prezzo di un punto luce di solito e differente di un prezzo di un punto presa. Ma non si può mai dire, possono calcolarlo ugualmente. Il responsabile dei prezzi e l’impresa specializzata.

Si deve sempre tenere conto di chiedere sempre il certificato per gli impianti elettrici realizzati. Perché è a norma di legge. Se non ve lo danno non sono certificati, dopo dovrete richiedere il certificato a parte anche per la certificazione energetica. Meglio prevenire e fare installare l’impianto ad un professionista che da la certificazione e sarà tutto a norma.

 


Grazie mille da MestiereImpresa.it

 

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