La Legge di Stabilità, approvata dal Consiglio dei Ministri, include anche una nuova imposta comunemente chiamata Service Tax. Questa nuova imposta sostituisce e al tempo stesso incorpora la tassa sui rifiuti e la tassa sui servizi indivisibili. Da qui il nome di TRISE che sta per tassa sui rifiuti e servizi.
Dalle indiscrezioni trapelate in questi giorni il funzionamento di questa nuova imposta dovrebbe essere il seguente; una parte denominata TARI dovrà essere corrisposta per i rifiuti solidi urbani, andando quindi a sostituire in toto la precedente imposta Tares.
Un’altra parte denominata TASI verrà pagata per la gestione dei servizi indivisibili di ciascun Comune (manutenzione manto stradale, ecc.). La TASI dovrebbe andare a sostituire l’imposta IMU per tutti quegli immobili che al momento ne sono esenti, come la prima casa.
A questo punto però è bene fare attenzione. L’imposta relativa ai rifiuti solidi urbani, la TARI, sarà calcolata proporzionalmente ai metri quadri calpestabili e ai metri quadri dell’immobile. Continuiamo dicendo che la TARI dovrà essere pagata dagli inquilini e da chiunque occupi un immobile, a qualunque titolo.
Per quanto riguarda la TASI invece i Comuni sembra abbiano un po’ d’autonomia; tale imposta sarà a carico dei proprietari dell’immobile, ma i Comuni avranno facoltà di destinare una quota di tale imposta (tra il 10 e il 30%) anche agli occupanti dell’immobile. Le aliquote della TRISE saranno stabilite dai Comuni.
L’IMU invece resterà a carico dei proprietari in tutti quei casi in cui questa tassa è ancora dovuta.