In questa guida sull’ascensore esterno, parliamo di tutti quelli aspetti utili per capire il prodotto e come muoversi nella scelta. In particolare, ci soffermiamo sul meccanismo di funzionamento, sulle tipologie disponibili e sui permessi. Non mancherà un accenno ai prezzi e alle tecniche per risparmiare senza compromettere la qualità del lavoro.
L’ascensore esterno è un elemento non troppo ricorrente nello skyline dei centri urbani. Il motivo di ciò è semplice: viene spesso considerato un ripiego, una soluzione inevitabile alla mancanza di ascensore interno.
Ciò non toglie nulla alla sua utilità e alla sua efficacia. Approfondiamo il discorso.
Ascensore esterno: come funziona?
L’ascensore esterno funziona esattamente come gli ascensori interni. L’unica differenza è che viene installato all’esterno dell’edificio.
E come per l’ascensore interno, sono diverse le tipologie presenti sul mercato. Queste si differenziano per il design del vano e per il meccanismo di alimentazione.
Partiamo dalle tipologie che differiscono per il design.
- Ascensore esterno con vano chiuso: questo tipo di ascensore è progettato per operare all’esterno, ma è racchiuso in un vano chiuso che protegge sia la cabina che il meccanismo interno dagli agenti atmosferici. Il vano chiuso garantisce una maggiore durabilità e protezione contro pioggia, neve e vento, e offre anche un isolamento acustico. Solitamente è costruito con materiali resistenti come acciaio o vetro temperato, dunque garantisce sicurezza e affidabilità. È ideale per edifici residenziali o commerciali che necessitano di un ascensore esterno senza compromessi sulla protezione e la privacy.
- Ascensore esterno panoramico: questo ascensore è caratterizzato da pareti in vetro; dunque, offre una vista panoramica durante il percorso. È spesso utilizzato in edifici commerciali, hotel o attrazioni turistiche dove la vista esterna è un valore aggiunto. Oltre alla funzionalità di trasporto, l’ascensore panoramico migliora l’estetica dell’edificio e l’esperienza dell’utente. La cabina è realizzata con materiali trasparenti e resistenti, come vetro laminato, e il design è pensato per massimizzare la visibilità senza però compromettere la sicurezza.
- Ascensore esterno con vano aperto: questo tipo di ascensore ha un design particolare, in quanto non è dotati di pareti ma solo di balaustre e protezioni. È spesso scelto per edifici moderni o strutture pubbliche dove l’aspetto estetico e l’integrazione con l’ambiente circostante sono importanti. Tuttavia, è compatibile con salti brevi, di uno o due piani.
Queste, invece, sono le tipologie che differiscono per il meccanismo di alimentazione.
- Ascensore esterno elettrico: gli ascensori esterni elettrici utilizzano un motore elettrico per sollevare e abbassare la cabina tramite un sistema di funi e contrappesi. Sono noti per la loro efficienza energetica, velocità e silenziosità. Adatti per edifici di diverse altezze, gli ascensori elettrici sono una scelta ricorrente in ambiti residenziali e commerciali. Richiedono una manutenzione regolare per garantire prestazioni ottimali e sicurezza.
- Ascensore esterno oleodinamico: questi ascensori utilizzano un sistema idraulico per il movimento della cabina, dove un pistone idraulico solleva e abbassa l’ascensore mediante un fluido pressurizzato. Sono particolarmente adatti per edifici di medio-bassa altezza e sono apprezzati per la loro affidabilità e resistenza. Costano di meno ma sono molto più lenti.
Ascensore esterno: quando installarlo?
L’ascensore esterno è un elemento particolare, che si rende necessario solo in alcuni casi specifici. Eccolo.
- Edifici con spazi limitati: è il caso tipico. D’altronde, in situazioni dove lo spazio interno è insufficiente per ospitare un ascensore, come piccoli condomini o strutture con layout complessi, un ascensore esterno permette di ottimizzare lo spazio disponibile senza sacrificare la funzionalità o l’estetica dell’edificio.
- Ristrutturazione di edifici storici: quando un edificio storico non può essere modificato internamente per ospitare un ascensore senza compromettere la sua struttura o il valore architettonico, l’installazione di un ascensore esterno rappresenta una soluzione praticamente obbligata. Questo permette di mantenere intatte le caratteristiche originali dell’edificio, garantendo al contempo accessibilità ai piani superiori.
- Aumento dell’accessibilità in edifici esistenti. in edifici residenziali o commerciali già esistenti, dove non è possibile o conveniente realizzare un ascensore interno, l’installazione di un ascensore esterno offre un modo efficiente per migliorare l’accessibilità.
Che permessi servono per installare l’ascensore esterno?
Per quanto riguarda la parte burocratica, l’ascensore esterno rientra tra gli interventi sottoposti al rilascio di SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Allo stesso modo, se l’ascensore è visibile su spazio pubblico esterno o su zone con particolari vincoli, prima di procedere sarà necessario ottenere l’autorizzazione paesaggistica.
Infine, per quanto riguarda le autorizzazioni condominiali, trattandosi di un’opera finalizzata a eliminare le barriere architettoniche l’assemblea condominiale non può opporsi.
L’ascensore, però, non deve pregiudicare la stabilità, la sicurezza o il decoro dell’edificio.
Quanto costano gli ascensori esterni?
Il costo degli ascensori esterni è tutt’altro che irrisorio. Certo, dipende dalla tipologia e dal “salto”, ovvero la distanza in altezza che deve percorrere.
Ipotizzando un salto medio, ovvero di 4-5 piani, si possono pagare fino a 13.000 per la tipologia oleodinamica e fino a 18.000 euro per la tipologia elettrica.
I prezzi possono variare anche in base al design. Per esempio, i panoramici costano di più, in quanto costruire parere trasparenti e allo stesso tempo solide è più complesso rispetto a quelle in metallo.
Anche la presenza di elementi ulteriori e con funzionalità specifiche, come la coibentazione, genera un aumento dei prezzi.
Installazione dell’ascensore: come risparmiare?
La buona notizia è che, a fronte di una spesa nell’ordine della decina di migliaia di euro, è possibile risparmiare. Come? Brandendo l’unica vera arma in mano al consumatore: il preventivo.
Il consiglio è di raccogliere molti preventivi, confrontarli, farsi un’idea dei prezzi e quindi individuare la soluzione più conveniente.
Richiedere i preventivi personalmente, contattando a una a una le imprese, è un’attività che drena tempo ed energie. Più intelligente è affidarsi ai tool dei portali specializzati.
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