IL METODO GEORADAR IMPIEGATO NELLA ESPLORAZIONE DEL SOTTOSUOLO ALL’INTERNO DELLE CHIESE
Lo Scrivente realizza da oltre 33 anni indagini geofisiche non invasive in diversi ambiti : Ingegneria, Architettura, Ambiente e Archeologia utilizzando i seguenti metodi : metodo magnetico, metodo georadar, metodo resistivo, metodo elettromagnetico e metodo sismico
In questa comunicazione vengono presentati i risultati di alcune indagini georadar realizzate all’interno di chiese, indagini che hanno portato alla individuazione di tombe, cripte, cavità e fondazioni di precedenti sottostanti chiese. Le indagini vennero commissionate allo Scrivente per verificare la presenza di cavità che si temeva presenti sotto la pavimentazione, cavità che avrebbero potuto compromettere la stabilità dei ponteggi. Nella maggioranza dei casi si scoprì che le depressioni presenti nel pavimento erano collegate alla presenza di tombe di cui non era nota l’esistenza mancando le lapidi.
Inoltre ci preme sottolineare come il metodo di prospezione georadar non richieda l’apertura di scavi, trincee e la realizzazione di sondaggi meccanici, e se ci consente una analogia con la diagnostica medica il metodo georadar è l’equivalente del metodo ecografico (ecografia).
Da ultimo, ma solo in ordine di esposizione, rimarchiamo la rapidità che caratterizza il metodo georadar (solitamente l’esecuzione delle misure all’interno della chiesa richiede un giorno) e l’economicità del metodo.
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Ulteriori impieghi del georadar, individuazione di:
1) la rete di sotto–servizi (gas, acqua, telefono, fogne, ecc…) in metallo, plastica e cemento
2) la presenza di armature nel calcestruzzo
3) le cavità artificiali e naturali al disotto di strade, piazze, ecc
4) le cavità e i difetti costruttivi all’interno di corpi arginali
5) le sepolture e le cripte nelle chiese
6) le sepolture nei cimiteri
7) le cisterne, i bidoni, i fusti
8) le strutture archeologiche Archeologia preventiva Decreto Legislativo 163/2006 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture) ovvero le norme sull’archeologia preventiva (artt. 95 e 96) obbligo di verifica dell’interesse archeologico
9) I confini di discariche sepolte