Ristrutturare o rifare il tetto di un immobile è un’operazione molto onerosa, sia se lo stabile è interamente di proprietà, sia se si tratta di un condominio e la spesa è suddivisa con altri. Per rendere meno dispendiosa la scelta c’è la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali.
Dal 1° gennaio 2012, con il Decreto Legge 201/2011, le spese per ristrutturazioni edilizie, tra cui quelle sostenute per il rifacimento del tetto, sono state inserite tra gli oneri detraibili Irpef in modo definitivo: quindi, avendone i requisiti, è sempre possibile accedervi, cambiano soltanto la percentuale della misura e il tetto della somma massima ammissibile alla detrazione.
rifacimento tetto (ristrutturazione edilizia)
Altre novità importanti sono sono state introdotte dai Decreti Legge N° 83/2012 e N° 63/2013 i quali, oltre ad aver innalzato, per l’anno di imposta 2013, la misura della detrazione e la spesa massima ammissibile, hanno snellito le procedure abolendo alcuni obblighi e ridotto la percentuale della ritenuta d’acconto sui bonifici.
La detrazione riguarda le spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, per le opere di restauro e risanamento conservativo e per i lavori di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze.
La sostituzione dell’intera copertura di un immobile, la modifica della pendenza delle falde con o senza aumento di volume e il miglioramento della coibentazione del tetto sono interventi che consentono l’accesso alle detrazioni, così come previsto dal DPR 380/2001 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
Per quanto riguarda i condomini la riparazione del tetto con la sostituzione di parte della struttura e / o dei materiali di copertura rientra sempre negli interventi ammessi purché vengano conservate le caratteristiche preesistenti.
Per accedere alle detrazioni fiscali occorre rivolgersi ad un tecnico abilitato (ingegnere, architetto o geometra) affinché istruisca e sottoscriva la pratica edilizia. Infatti, solo presentando una pratica edilizia al comune in cui è ubicato l’immobile è possibile accedere alle detrazioni fiscali, sia per opere di manutenzione straordinaria che ordinaria.
I requisiti per avere diritto alla detrazione
I contribuenti che possono usufruire della detrazione sulle spese sostenute per il rifacimento del tetto di un immobile sono tutti coloro che sono assoggettati all’IRPEF (Imposta sul Reddito delle PErsone Fisiche), anche se non residenti sul territorio italiano.
Oltre ai proprietari degli immobili interessati dal rifacimento del tetto possono accedere all’agevolazione, purché abbiano sostenuto le spese dell’intervento, anche
– i titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili (usufrutto, diritto d’abitazione,…)
– i nudi proprietari
– i locatari
– i comodatari
– i soci di cooperative
– il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile purché i bonifici e le fatture sostenute per la ristrutturazione siano intestati a lui.
– l’acquirente di un immobile che ha già sottoscritto il preliminare di vendita se con tale atto, che deve essere stato regolarmente registrato, è stato immesso nel possesso dell’immobile ed esegue i lavori a proprio carico.
– gli imprenditori individuali, le società di persone e le imprese familiari ma solo per gli immobili che non rientrano tra i beni strumentali o tra le merci.
Per poter usufruire della detrazione le spese vanno effettuate unicamente a mezzo di bonifico bancario: gli uffici postali o l’istituto bancario che effettuano la transazione trattengono una somma a titolo di ritenuta di acconto per l’impresa che esegue i lavori che, attualmente, è pari al 4% dell’importo versato.
Se i versamenti vengono effettuati con altri mezzi (assegni, contanti, carta di credito) non sarà possibile inserirli nella richiesta di agevolazioni.
Costo rifacimento tetto: preventivo gratuito
Il costo rifacimento tetto comprende tutte le fasi dell’intervento dalla rimozione e pulizia del vecchio tetto fino alla realizzazione della nuova copertura e delle rifiniture. La copertura può essere realizzata in laterizio, in legno, in metallo, in plastica pvc o in resina o con pannelli sandwich, mentre le rifiniture sono realizzabili con guaine impermeabilizzanti.
I costi hanno un alto indice di variabilità a seconda del materiale utilizzato e della cubatura della struttura. Le variabili che entrano in gioco nella messa in opera sono:
- Specifiche dell’accantieramento
- Messa in sicurezza del sito
- Altezza di intervento
- Tipologia di mezzi meccanici necessari alla lavorazione in altezza
- Tipologia di copertura da risanare e sulla quale si deve intervenire
- Tipologia della nuova copertura richiesta o scelta dal committente o dal progettista (molteplici soluzioni tecniche)
Costi rifacimento tetti
Le seguenti indicazioni di costo per il rifacimento tetti sono pubblicate a solo titolo indicativo; per la determinazione certa dei costi è indispensabile un sopralluogo per verificare le specifiche dell’intervento.
costi rifacimento tetti – FORNITURA E MONTAGGIO PONTEGGIO TUBOLARE – 10/12 euro/mq
costi rifacimento tetti – RIMOZIONE COPERTO – 18/20 euro/mq
costi rifacimento tetti – FORNITURA E POSA GUAINA – 3 euro/mq
costi rifacimento tetti – FORNITURA E POSA NUOVO COPERTO – 35/38 euro/mq
costi rifacimento tetti – FORNITURA E POSA ISOLAMENTO A CAPPOTTO – 39/42 euro/mq
Il servizio isolamento a cappoto comprende fornitura dei materiali, installazione profilato, incollaggio pannelli isolanti, fissaggio a collante asciutto, riquadrature e spigolature e finiture con polimeri acrilici.
Rifacimento tetto: i materiali
I materiali da noi utilizzati sono scelti in un’ampia varietà di possibilità per venire incontro ad aspetti sia estetici che economici relativi al progetto e al costo del rifacimento del tetto.
I materiali disponibili sul mercato sono:
- lattonerie
- laterizi
- coperture metalliche
- pannelli sandwich
- guaine impermeabilizzanti
- pannelli plastici in vetroresina
- legno