Il consumo dell’energia elettrica in ambito residenziale rappresenta oltre il 70% dei consumi nazionali. Esso ha i picchi massimi durante le ore giornaliere mentre durante la notte questo consumo è minimo.
Tale discontinuità nei consumi comporta grandi sforzi ed altrettanti sprechi da parte dei produttori di energia elettrica, che a loro volta sono tra le cause principali dell’aumento del prezzo dell’energia elettrica per i consumatori.
Per questo motivo diverse compagnie energetiche hanno iniziato a pubblicizzare le formula della tariffa bioraria, che prevede costi minori dell’energia elettrica per le ore notturne e nei week-end.
Perché risparmiare energia elettrica?
Oggi, circa il 90% della produzione di energia elettrica proviene da fonti non rinnovabili e molto inquinanti. Questo implica l’esaurimento delle risorse naturali e l'emissione nell’aria di gas nocivi per la salute.
L’Italia è principalmente un importatore delle materie prime per la produzione di energia elettrica e molto spesso importa direttamente energia elettrica prodotta negli stati vicini come la Francia.
Ciò aumenta i costi e di conseguenza il prezzo finale per i clienti. Alla luce di tutto ciò si può dire che il risparmio di energia elettrica comporta benefici per l’ambiente, la società e il portafoglio dei consumatori.
Come risparmiare energia elettrica?
Risparmiare energia elettrica in ambito residenziale si può, con piccoli accorgimenti ed attenzioni:
- Usare elettrodomestici a risparmio energetico. La capacità di risparmio di energia elettrica nel caso degli elettrodomestici coincide con la loro classe energetica. Le classi variano dalla G alla A++, dove G è la classe con rendimento peggiore ed A++ quella con rendimento migliore. Gli elettrodomestici a risparmio energetico per essere considerati tali devono appartenere minimo alla classe energetica A;
- Usare lampade a risparmio energetico che hanno elevate prestazioni e bassi consumi;
- Evitare di lasciare lasciare luci o apparecchi accesi se non necessario;
- Evitare di usare apparecchi elettrici per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria;
- Se possibile, integrare l’impianto elettrico con pannelli fotovoltaici.