In questa guida affrontiamo un argomento spinoso: la richiesta di permessi per la costruzione del pergolato in legno. Verificheremo se e quando è necessario richiedere i permessi. Forniremo informazioni di natura tecnica e burocratica sui pergolati in legno.
Il pergolato è una delle costruzioni preferite da chi dispone di uno spazio esterno abitabile. Decora, rende più fruibili gli outdoor, funge da riferimento per momenti ameni e/o riservati alla socialità. La costruzione del pergolato, e specificatamente del pergolato più comunque – quello in legno – è frenata da un timore: l’obbligo di permessi.
Pergolato in legno: com’è fatto?
Ma procediamo con ordine, fornendo qualche informazione sul pergolato in legno. Quali sono le sue caratteristiche fondanti? A cosa serve veramente? Quale legno si utilizza di solito?
Ebbene, il pergolato in legno è una struttura semplice ma elegante, generalmente formata da quattro o più montanti verticali che sorreggono una copertura aperta composta da travi e listelli incrociati.
Non ha pareti chiuse, né tetto vero e proprio, ma può ospitare coperture leggere come teli o piante rampicanti. Serve a creare una zona d’ombra e definire uno spazio all’aperto da adibire a relax, pranzo o ricevimento.
I legni più utilizzati per la costruzione sono il pino impregnato in autoclave, per l’ottimo rapporto qualità-prezzo, il larice, per la resistenza agli agenti atmosferici, e il castagno, per la durevolezza e il fascino rustico.
Il legno non è l’unico materiale per la costruzione di pergolati. Ce ne sono altri che vengono sovente chiamati in causa. Qual è il migliore? Rispondiamo a questa domanda con una semplice tabella.
Materiale |
Estetica |
Resistenza agli agenti atmosferici |
Manutenzione |
Legno |
Calda e naturale, si integra bene in giardini e contesti rustici |
Buona, ma necessita di trattamenti periodici |
Elevata: va protetto da umidità, muffe e parassiti |
Alluminio |
Moderna, essenziale e adatta a contesti urbani |
Ottima, non teme ruggine né deformazioni |
Bassa: richiede solo pulizia occasionale |
Ferro |
Elegante, classico o vintage a seconda della lavorazione |
Buona, ma soggetta a ruggine senza protezioni |
Media: necessita di verniciatura periodica |
PVC |
Funzionale ma meno gradevole esteticamente |
Molto buona, è impermeabile e imputrescibile |
Molto bassa: non richiede trattamenti |
Cosa possiamo trarre da questa tabella? Che il legno vince in termini di resa estetica e adattabilità al paesaggio, ma richiede più manutenzione. Al contrario, i materiali sintetici o metallici offrono maggiore praticità, ma meno calore visivo.
Pergolato in legno e permessi: cosa dice la legge
Entriamo nel vivo del discorso e rispondiamo alla domanda: per il pergolato in legno servono permessi? Nella maggior parte dei casi no. A patto che il pergolato abbia le seguenti caratteristiche.
- Rimovibilità: per essere considerato esente da autorizzazioni, il pergolato in legno deve essere facilmente rimovibile. Questo significa che non deve essere ancorato stabilmente al suolo con fondamenta in cemento o strutture irreversibili. Deve poter essere smontato senza alterare in modo permanente il terreno o l’edificio a cui è collegato.
- Apertura su tre lati: questo requisito garantisce che la struttura non venga interpretata come una vera e propria nuova costruzione. Una chiusura parziale o totale, invece, potrebbe implicare il carattere di struttura fissa.
- Assenza di copertura pesante: affinché il pergolato in legno sia realizzabile senza permessi, non deve avere una copertura rigida o impermeabile. È ammessa, invece, una copertura leggera e temporanea, come una tenda in tessuto o una vegetazione rampicante. In caso contrario, la struttura diventa assimilabile a un tetto.
Se volete approfondire, ecco i riferimenti alle norme che trattano il pergolato dal punto di vista autorizzativo.
- Art. 6 del DPR 380/2001: prevede gli interventi di edilizia libera. I pergolati rientrano in questi casi solo se non modificano stabilmente il territorio e rispettano specifici vincoli tecnici.
- Sentenza Consiglio di Stato n. 306/2017, che chiarisce che un pergolato senza copertura fissa e con funzione ornamentale non è soggetto a permesso di costruire.
- Circolare Ministeriale 1916/2010, che stabilisce che i pergolati non configurano una nuova volumetria edilizia se privi di copertura e facilmente amovibili.
Le norme generali parlano chiaro ma c’è un però: la competenza è comunale. Dunque. è sempre bene informarsi presso l’ente locale di riferimento.
Come costruire un pergolato da sogno
Il pergolato impatta positivamente sull’esperienza abitativa. A patto, però, che sia bello, funzionale e coerente con i propri gusti. Ma ecco qualche consiglio per ottenere un pergolato da sogno.
- Scegliere materiali di qualità: il legno migliore per pergolati è quello trattato per esterni, come il larice o il pino nordico. Hanno una buona resistenza agli agenti atmosferici e garantiscono durata nel tempo, oltre a un aspetto naturale e accogliente.
- Progettare in base all’orientamento: bisogna considerare la posizione del sole per godere della giusta quantità di ombra e luce. Un pergolato esposto a sud sarà più soleggiato; uno esposto a nord sarà più fresco ma meno illuminato.
- Integra piante rampicanti: piante come glicine, vite o bouganville sono perfette per dare un tocco nature. In aggiunta, creano ombra e favoriscono il raffrescamento naturale, rendendo l’ambiente più vivibile in estate.
- Illuminare con intelligenza: si tratta di installare punti luce caldi a LED, magari con sensori crepuscolari. L’illuminazione giusta valorizza la struttura di sera e ne estende l’utilizzo, creando un’atmosfera accogliente anche dopo il tramonto.
- Aggiungere arredi funzionali: il consiglio è di scegliere mobili resistenti agli agenti atmosferici, come sedute in teak o rattan sintetico. Scegli elementi componibili, facili da riporre o coprire in inverno, così da mantenere ordine e funzionalità tutto l’anno.
Visto? Bastano semplici accorgimento per trasformare il pergolato da semplice struttura a spazio da vivere appieno, in ogni stagione.
Come risparmiare sulla costruzione del pergolato in legno
La costruzione di un pergolato in legno non rappresenta una spesa eccessiva o peggio insostenibile, almeno rispetto alle alternative. D’altronde, come abbiamo visto, si tratta di una struttura light, sostanzialmente provvisoria.
Nondimeno, potrebbe emergere la volontà di risparmiare. E’ possibile farlo senza accontentarsi della mediocrità? Ovviamente sì. Basta raccogliere i preventivi e confrontarli. Ciò permette di individuare, quasi senza fatica, le offerte migliori in termini di rapporto qualità prezzo.
A patto, però, che i preventivi sono dettagliati e omogenei tra di loro, condizioni necessarie per valorizzare il confronto.
Preventivi di questo tipo non si trovano certo con la ricerca manuale, di base viziata da una certa alea. Piuttosto, si dovrebbe fare riferimento ai tool di richiesta preventivi, che sono pensati proprio per aprire la strada all’analisi comparata.
Tool come quello di MestiereImpresa, che permette il contatto con le ditte più convenienti e competenti.
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