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Impianti a norma e Dichiarazione di Conformità: consigli utili

 

 

Quando si parla di impianti nella propria abitazione è importante che siano fatti a regola d’arte e che si sappia quando e come deve essere rilasciata la Dichiarazione di Conformità.

 

Impianti a norma: cos’è la Dichiarazione di Conformità

 

La Dichiarazione di Conformità è un documento molto importante ed è obbligatorio ogni qualvolta si installi un nuovo impianto di tipo idraulico, di riscaldamento, elettrico, cottura o evacuazione fumi e deve essere rilasciata da un’impresa abilitata. Il documento serve a certificare che il lavoro è stato fatto a regola d’arte e che gli impianti siano a norma, seguendo le prescrizioni di legge e le normative in vigore.

 

Per rilasciare la Dichiarazione di Conformità un’impresa edile deve ottenere l’abilitazione, prima non è possibile. L’abilitazione avviene quando il legale rappresentante dell’impresa o il responsabile tecnico ne fa richiesta o dimostra il possesso di requisiti professionali fondamentali, gli stessi disposti dall’art.4 del D.M. 37/2008.

 

Dichiarazione di Conformità di un impianto: quando è obbligatoria

 

Gli impianti a norma con Dichiarazione di Conformità non sono sempre obbligatori ma solo nel caso in cui ci si trovi in una delle seguenti situazioni:

 

  • allaccio nuove utenze,

 

  • modifica parziale di un impianto, la dichiarazione è necessaria solo per la parte variata ma deve comunque garantire la sicurezza di tutto l’impianto,

 

  • impianto di nuova realizzazione,

 

  • richiesta di certificato di agibilità,

 

  • deposito pratica antincendio,

 

  • apertura nuova attività commerciale.

 

In caso di locazione e affitto oppure di compravendita e rogito non sono obbligatori gli impianti a norma, vanno solo segnalate le conformità impiantistiche a disposizione del venditore.

 

È importante sapere che l’impresa installatrice degli impianti, alla fine dei lavori, deve sempre rilasciare al committente la Dichiarazione di Conformità.

 

Vi deve essere allegata la relazione che contiene la tipologia di materiali impiegati, la copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali dell’impresa col suo schema/progetto.

 

I documenti devono essere consegnati presso lo Sportello Unico per l’Edilizia del Comune dove ha sede l’impianto da parte della ditta esecutrice entro 30 giorni dalla fine dei lavori.

 

Se vengono violati gli obblighi in materia di Dichiarazione di Conformità allora si applicano sanzioni amministrative che vanno da 100 a 1.000 euro. Alle violazioni degli altri obblighi derivanti dal Decreto 37/2008 le sanzioni sono ancora più elevate e vanno dai 1.000 ai 10.000 euro.

 

Quindi non si rischia solo personalmente in sicurezza ma anche per quanto riguarda le sanzioni pecuniarie.

 

Dichiarazione di Conformità, quando non basta e serve la firma di un professionista

 

Ci sono dei casi in cui la Dichiarazione di Conformità firmata da un tecnico abilitato, che sia un idraulico, un elettricista o un caldaista, non basta e serve anche un progetto di un ingegnere iscritto agli albi professionali quando si richiede una potenza superiore al limite.

 

Per quanto riguarda l’impianto del gas, serve nel caso in cui la portata termica complessiva generata da tutti i terminali sia maggiore di 50 kW oppure per impianti gas ad uso ospedaliero o medicali.

 

Per l’elettrico invece il progetto serve nel caso di unità residenziale superiore ai 400 metri quadri, 200 se è un locale adibito a negozio o altra attività commerciale, oppure se la potenza del contatore va oltre i 6 kW.

 

Centri benessere, locali a uso medico e piscine necessitano nel progetto del professionista a prescindere dalla potenza e grandezza. Per la canna fumaria serve il progetto firmato da un ingegnere se asservita a impianti di potenza maggiore di 50 kW oppure per impianti di qualsiasi potenza ma che si allacciano a canne collettive ramificate. Infine l’impianto idrico non necessita mai di progetti firmati dal professionista, ma solo dello schema dell’idraulico.

 

Dichiarazione di Conformità di un impianto: prezzo e come risparmiare

 

Il tasto dolente è il prezzo della Dichiarazione di Conformità che, quando realizzata da un tecnico e non da un professionista, è compreso delle lavorazioni e dipende dalle opere necessarie per realizzare il nuovo impianto o per adeguarlo. Se è obbligatorio il progetto di un ingegnere, i prezzi medi sono:

 

  • impianto di riscaldamento, in caso di combustibile gassoso 390,00 euro per kW di potenza al focolare del generatore mentre in caso di combustibile non gassoso 300,00 euro per kW di potenza al focolare del generatore,

 

  • impianti idrosanitari, 1.000 euro a utenza,

 

  • impianto elettrico, 45 euro al metro quadro per le abitazioni, 110 euro per edifici industriali, artigianali, commerciali e negozi,

 

  • canna fumaria, tra i 300 e i 500 euro.

 

I prezzi chiaramente sono indicativi, l’unica via per risparmiare è chiedere alcuni preventivi e confrontarli, per poi scegliere quello che si avvicina maggiormente alle proprie esigenze.

 

Se vuoi approfondire l’argomento o conoscere altri consigli utili, li puoi trovare su Impianti.tech.

 


Grazie mille da MestiereImpresa.it

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