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Come viene finanziata l’edilizia religiosa?

edilizia religiosa costruzione di una nuova chiesa

 

L’edilizia religiosa riguarda un tipo particolare di costruzioni e, sotto alcuni aspetti, potrebbe suscitare incertezza. Tra questi, le modalità di finanziamento. Ne parliamo qui.

 

Nonostante l’evidente e galoppante percorso di secolarizzazione della nostra società, l’edilizia religiosa attira con una certa forza costruttori e filantropi.

 

Ma come funziona la costruzione di una chiesa? Quali regole segue? Abbiamo realizzato una guida per fornire una panoramica generale delle normative e dei permessi, precisando le modalità di finanziamento.

 

Cosa si intende per edilizia religiosa?

 

L’edilizia religiosa si riferisce alla costruzione di edifici destinati al culto e alle pratiche spirituali. Questi edifici svolgono funzioni sacre, liturgiche e comunitarie, ospitando riti, preghiere e celebrazioni.

 

Le strutture più rappresentative, come tutti sanno, sono le chiese, le cattedrali, le basiliche e i monasteri. Le chiese si caratterizzano per un’architettura tipica. Spesso presentano una navata centrale, navate laterali, un’abside e un altare.

 

Le cattedrali sono chiese di dimensioni maggiori, sede di un vescovo, caratterizzate da elementi architettonici complessi come il rosone, i contrafforti e le guglie.

 

Le basiliche, per la loro importanza storica e spirituale, possiedono un’architettura solenne e sontuosa.

 

I monasteri ospitano comunità monastiche dedite alla preghiera e al lavoro, con strutture come il chiostro, il refettorio e la biblioteca.

 

Nel contesto dell’architettura religiosa non cristiana, vale la pena menzionare le moschee islamiche, caratterizzate da cupole, minareti e spazi aperti per la preghiera collettiva.

 

Le sinagoghe ebraiche, luoghi di preghiera e studio della Torah, che spesso includono l’aron ha-kodesh (armadio sacro) e il bimah (pulpito).

 

I templi buddisti e induisti, ricchi di decorazioni scultoree e simboliche, che ospitano santuari e statue devozionali

Edilizia religiosa: come viene finanziata

 

L’edilizia religiosa è finanziata principalmente tramite donazioni private, lasciti testamentari e contributi dei fedeli. Le comunità religiose raccolgono fondi attraverso offerte durante le celebrazioni, campagne di raccolta fondi e eventi speciali.

 

Le donazioni private, spesso significative, provengono da individui devoti o famiglie benestanti, che desiderano sostenere la costruzione o la manutenzione di edifici sacri.

 

Le fondazioni religiose e le organizzazioni non profit svolgono un ruolo cruciale, gestendo fondi e investimenti destinati specificamente a progetti edilizi religiosi. Queste istituzioni organizzano campagne di raccolta fondi e ricevono contributi da fedeli e benefattori, garantendo risorse finanziarie costanti per la manutenzione e lo sviluppo delle strutture religiose.

 

Anche il patrimonio immobiliare posseduto da enti religiosi contribuisce al finanziamento. Gli affitti e le vendite di proprietà immobiliari generano entrate che possono essere destinate a progetti edilizi.

 

In misura minore, l’edilizia religiosa può beneficiare di finanziamenti pubblici. In alcuni paesi, lo Stato fornisce contributi per la conservazione di edifici religiosi storici, riconoscendo il loro valore culturale e storico. Nei paesi occidentali, o comunque laici, questa dinamica è quasi del tutto assente. Più spesso, vengono finanziati pubblicamente interventi di ristrutturazione.

Edilizia religiosa: una panoramica delle normative

 

Per quanto concerne le normative, occorre operare un discrimine tra i finanziamenti diretti e quelli indiretti. Nel primo caso, un cittadino decise di sua sponte di costruire una chiesa e poi richiede la consacrazione agli istituti religiosi. Nel secondo caso, dona denaro a una istituzione religiosa che si occupa della costruzione.

 

La prima fattispecie non prevede limitazioni di sorta. La seconda, invece, impone cessione del denaro via bonifico, come minimo per garantirsi l’accesso alle deduzioni. Il testo di riferimento più recente per detrazione, deduzione e crediti d’imposta a enti del Terzo Settore è la Circolare n. 14/E (19 giugno 2023) dell’Agenzia delle Entrate.

 

Un altro aspetto da considerare è quello dei permessi. Per quanto possa sembrare strano, la normativa sui permessi è la stessa della normativa sull’edilizia civile. Dunque, anche in questo caso è necessario il Permesso di Costruire e l’ottenimento di eventuali autorizzazioni accessori (es. per i vincoli paesaggistici).

Edilizia religiosa: come finanziarla… risparmiando

 

Costruire edifici di carattere religioso è di norma molto costoso. In primis perché sono molto grandi, in secondo luogo perché, per loro stessa natura, devono essere ben rifiniti e decorati. Per avere una stima indicativa delle voci di spesa, si consiglia di prendere visione della guida ai costi per costruire una chiesa e altri edifici religiosi.

 

Ciò non toglie che si possa risparmiare. Come? Ovviamente ottenendo preventivi e confrontandoli. Ciò consente di farsi un’idea del mercato e di individuare la soluzione più vantaggiosa.

 

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