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Come ristrutturare un fienile: guida aggiornata 2024

Come ristrutturare un fienile: guida aggiornata 2024

 

In questa guida parliamo della ristrutturazione del fienile: vantaggi e svantaggi, consigli per effettuarla al meglio e secondo le tendenze più recenti.

 

Ristrutturare il fienile è una necessità di molti proprietari che si ritrovano con una struttura da rimettere in sesto, ma dal buon potenziale.

 

In questa guida spieghiamo come fare, suggerendo gli interventi, fornendo informazioni precise sui permessi e sulle tendenze più recenti. In chiusura, parleremo dei costi e tecniche per risparmiare.

 

Perché ristrutturare un fienile?

 

Ristrutturare un fienile potrebbe apparire ai più come un’idea balzana. Del resto, il fienile è una costruzione legata ad attività ormai sempre meno praticate.

 

La fuga dalle campagne è un fenomeno non solo noto, ma che è giunto al termine ormai qualche decennio fa. Tuttavia, ristrutturare un fienile significa rimettere in sesto, in qualche  modo tornare a utilizzare, quella che è comunque una proprietà.

 

In quanto tale causa il pagamento di alcune tasse e imposte, dunque tanto vale rimetterla in sesto e sfruttarla.

 

Al netto di ciò, gli obiettivi da conseguire quando si ristruttura un fienile sono i seguenti.

 

  • Trasformazione: convertire il fienile in uno spazio multifunzionale, come un agriturismo, un bed and breakfast o un locale per eventi. In una struttura in cui l’architettura rustica originale si coniuga ai comfort moderni. Questa soluzione mira a valorizzare il patrimonio storico e architettonico del fienile, trasformandolo in una struttura che genera reddito e accoglie ospiti.

 

  • Ripristino: ristrutturare il fienile per renderlo nuovamente operativo come spazio agricolo. Questa soluzione prevede il restauro delle strutture esistenti, il miglioramento dell’efficienza energetica e il totale ripristino della sua funzionalità. Il tutto, mantenendo l’uso originario come deposito di attrezzature agricole, stalla o spazio per la conservazione del fieno.

 

Pro e contro della ristrutturazione del fienile

 

La ristrutturazione del fienile è un’attività da prendere in considerazione ma, soprattutto in una prospettiva di ripristino della funzionalità, garantisce vantaggi e svantaggi. Iniziamo dai primi.

 

  • Possibilità di intraprendere (o riprendere) l’attività agricola. Ristrutturare un fienile offre l’opportunità di avviare o riprendere attività agricole, sfruttando lo spazio oggetto della ristrutturazione per la conservazione di attrezzature, il ricovero di animali o la gestione delle colture.

 

  • Possibilità di associare il fienile ad altri usi. La ristrutturazione del fienile può essere parte di interventi ad ampio spettro, che riqualificano l’intera proprietà. Ciò consente non solo di praticare l’agricoltura a un buon livello, ma anche di associare altre attività più remunerative. Per esempio, l’apertura e la gestione di agriturismi. Per chi giunge dalla città, il fienile inoltre può fungere quasi da attrazione, se ristrutturato e gestito in un certo modo.

 

Questi invece sono gli svantaggi.

 

  • Costi: ristrutturare un fienile può comportare costi elevati, soprattutto se la struttura è antica o particolarmente deteriorata. Le spese possono includere interventi strutturali, adeguamenti impiantistici, e l’adozione di materiali specifici. Di base, il costo per la ristrutturazione di un fienile può superare i 10.000 euro.

 

  • Permessi necessari: a seconda della pervasività dell’intervento, è necessaria la CILA (solo interventi che gravano la planimetria), la SCIA (solo interventi che incidono sulle strutture) o il Permesso di Costruire (modifiche al volume o cambi di destinazione). Si parla spesso di migliaia di euro.

 

  • Necessità di gestire, per conto proprio o delegando a terzi, un’attività agricola: l’altra faccia della possibilità di praticare l’agricoltura è la necessità di praticare l’agricoltura. È ovvio: una volta investito denaro nella ristrutturazione del fienile, sarebbe un peccato abbandonarlo o anche solo trascurarlo.

 

Ristrutturare un fienile: gli interventi più comuni

 

Ristrutturare un fienile presuppone  l’esecuzione di interventi specifici, finalizzati a realizzare un’altrettanto specifica idea di fienile o risolvere alcune problematiche oggettive.

 

Nondimeno, alcuni interventi sono più ricorrenti di altri. Ecco una panoramica.

 

  • Consolidamento strutturale: uno degli interventi principali consiste nel rafforzare dal punto di vista statico il fienile. Spesso, strutture antiche possono presentare cedimenti o crepe che devono essere riparati per garantire la sicurezza dell’edificio. Gli interventi consistono nell’inserimento di rinforzi in acciaio o nel consolidamento delle murature in pietra o mattoni.

 

  • Adeguamento impiantistico: la ristrutturazione di un fienile richiede spesso l’installazione o l’aggiornamento di impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento. Questi impianti devono essere integrati senza compromettere il carattere rustica del fienile, utilizzando tecnologie moderne per garantire comfort e funzionalità.

 

  • Recupero e valorizzazione degli elementi originali: un intervento ricorrente è il restauro di elementi architettonici originali, come travi in legno, pavimenti in pietra o muri in mattoni a vista. Questo processo prevede la pulizia, il trattamento e la protezione di queste parti per preservarne l’autenticità e il fascino storico.

 

Fienile da ristrutturare: quali stili e materiali scegliere

 

Si fa presto a pensare di ristrutturare il fienile. In realtà, le soluzioni sono numerose, soprattutto in termini di stili e materiali. Ecco le tendenze più in voga.

 

  • Stile rustico-moderno: lo stile rustico-moderno è molto popolare nella ristrutturazione dei fienili. Esso combina elementi tradizionali, come travi in legno a vista e muri in pietra, con dettagli contemporanei come grandi vetrate, arredi minimalisti e finiture metalliche. Questo contrasto crea un ambiente accogliente e sofisticato, mantenendo il carattere rurale dell’edificio. Ideale per i fienili che non vogliono essere solo una struttura funzionale ma anche, in un certo qual modo, turistica.

 

  • Materiali sostenibili: l’uso di materiali sostenibili è una tendenza crescente nella ristrutturazione dei fienili. Legno riciclato, pietra locale e mattoni recuperati sono spesso utilizzati per rispettare l’ambiente e mantenere un basso impatto ecologico. Anche l’adozione di tecnologie ecologiche, come pannelli solari e sistemi di recupero dell’acqua piovana, è sempre più diffusa.

 

  • Finiture naturali: le finiture naturali sono preferite per conservare l’aspetto autentico del fienile. Vernici a base di acqua, oli naturali per il legno e trattamenti ecologici per la pietra sono scelte molto ricorrenti.

 

  • Open space con zone multifunzionali: nella ristrutturazione dei fienili, l’open space è una scelta stilistica frequente. Gli spazi aperti, spesso con soppalchi, permettono di sfruttare al meglio l’altezza delle strutture originali, creando ambienti luminosi e ariosi. Queste soluzioni vengono adottate soprattutto nell’ambito della trasformazione del fienile in uno spazio multifunzionale, di pertinenza di agriturismi.

 

Come ristrutturare un fienile… Risparmiando

 

Come abbiamo visto, i costi possono essere ingenti. La buona notizia è che sono molto variabili. Ciò significa che le occasioni per risparmiare ci sono. Basta utilizzare con sagacia i preventivi. Si tratta di raccogliere preventivi, confrontarli e individuare la soluzione migliore.

Fare tutto ciò manualmente, contattando personalmente i responsabili d’impresa, è un lavoro arduo. È utile, dunque, sfruttare i portali di richiesta preventivi, che offrono ipotesi di costo dettagliate e in breve tempo. Tool come quello che offriamo noi di Mestierempresa.it.

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