Arredare gli interni in stile moderno è una proposta adatta alle persone a cui piacciono le soluzioni minimalistiche nel campo dell’arredamento.
Una delle regole principali che dobbiamo seguire è cercare di lasciare lo spazio aperto, grazie alla riduzione delle divisioni degli interni. Per separare le diverse parti delle stanze, possiamo per esempio usare materiali vari, differenziare i colori delle pareti e quelli del pavimento, o scegliere l’illuminazione adatta. Siccome gli interni moderni sono spaziosi, una soluzione adatta sono le finestre grandi. Arredando gli interni in stile moderno, bisogna dare importanza prima di tutto ai colori e alle forme.
Bisogna tenere presente che la regola del minimalismo si riferisce anche ai mobili. I mobili, semplici e privi di elementi decorativi, devono attirirare la nostra attenzione con le forme e le proporzioni. Grazie al design sobrio e alla riduzione del numero degli oggetti decorativi, gli interni diventano più spaziosi e più chiari. Negli interni moderni vengono utilizzati materiali associabili all’idea di alla modernità, per esempio il vetro, l’acciaio inox, il legno. Negli ultimi anni è diventato di moda servirsi di materiali reciclati o tecnologie ecosostenibili. Si usano anche materali che ancora poco tempo fa sembravano dimenticati, per esempio il feltro.
Arredando gli interni in stile moderno, possiamo utilizzare complementi d’arredo di diversi tipi, quali quadri, grandi vasi o fiori. I complementi devono essere scelti con cura e senza esagerare per evitare il sovraccarico decorativo. Bisogna anche sottolineare l’importanza della luce che è non solo un importante elemento decorativo, ma permette anche di creare nella stanza un clima irripetibile. Grazie alla luce possiamo sottolineare gli elementi decorativi più attraenti, specialmente la loro forma e struttura. La luce deve essere simile a quella naturale.
Per quanto riguarda i colori, gli interni arredati in stile moderno non devono essere freddi. Per conferire alle nostre stanze un clima più caldo e più accogliente, possiamo servirci delle tonalità del rosso, del marrone e dell’arancione. Per dinamizzare i nostri interni, vale la pena utilizzare colori contrastanti. D’altra parte, bisogna tenere presente che gli interni moderni sono spesso monocromatici: bianchi e neri.
Arredando le nostre stanze in stile moderno, non dobbiamo seguire delle regole precise. Questo stile ci lascia una grande libertà nel campo dell’arredamento, e ci permette di esprimere la nostra personalità.
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Come valorizzare la propria casa in modo ecosostenibile
Con l’inizio dell’anno arriva il momento di pensare a come riqualificare la propria abitazione e soprattutto a quali misure adottare per il risparmio energetico: molti edifici, infatti, non sono progettati per ottimizzare le risorse e così una parte considerevole dei consumi di chi vi abita è sprecata con il risultato di spendere molto di più del necessario per il riscaldamento e l’energia elettrica.
L’argomento è sempre d’attualità anche per via delle misure contenute nel Decreto Sviluppo che riguardano sia i lavori di ristrutturazione sia gli interventi di riqualificazione energetica.
Per poter realizzare un valido progetto di efficientamento ed effettuare ristrutturazioni ecosostenibili bisogna rivolgersi ad architetti che conoscano i principi dell’architettura green, ovvero tutto ciò che concerne la compatibilità con l’ambiente e gli adeguati livelli di comfort per chi abita in una casa che corrisponde alle linee guida dell’efficienza energetica.
Sono attive anche nel nostro paese aziende che si occupano proprio di riqualificazione energetica, allo scopo di rispettare gli standard europei per la qualità delle abitazioni e soprattutto migliorare la qualità della vita delle persone, l’obiettivo più importante di questo genere di lavori.
Il decreto legge dedicato allo sviluppo economico varato dal Governo Monti prevede delle agevolazioni fiscali che saranno in vigore fino al 30 giugno 2013 e si distingue in due tipologie: lavori di ristrutturazione edilizia con una detrazione del 50% dell’IRPEF fino a 96.000 euro e interventi di efficientamento energetico con un’agevolazione sempre del 50% delle spese.
Il valore complessivo dell’agevolazione dipende dal tipo di lavori previsto e può riguardare anche un intero edificio, inoltre il bonus riguarda non solo i proprietari degli immobili, ma anche gli inquilini e i parenti dei proprietari, poiché la detrazione va a chi sostiene le spese.
Le ristrutturazioni possono essere completate anche dopo la scadenza del 30 giugno, l’importante è che i pagamenti siano effettuati non oltre quella data via bonifico bancario, in modo da essere tracciabili.
Infine va ricordato che oggi ogni nuovo immobile ha un attestato di certificazione energetica (ACE) che include tutti I dati utili ai fini di una corretta riqualificazione e alla scelta degli interventi più adeguati per aumentare il risparmio energetico.
Meglio non aspettare oltre allora e decidere come modificare il proprio appartamento con l’aiuto di esperti in architettura a basso impatto ambientale.
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Ristrutturare casa con occhio al risparmio energetico
La ristrutturazione del proprio domicilio richiede competenze specifiche, ma queste devono ben correlarsi alle scelte e alle opzioni personali. Specie per ciò che concerne la scelta di apparecchi e impianti che utilizzano energia e che, quindi, potrebbero aggravare le spese mensili della famiglia. E non solo per la famiglia, ma anche per l’ambiente che ci circonda. Basti pensare alla differenza che intercorre tra un impianto di riscaldamento tradizionale ed uno alimentato a fonti di energia rinnovabile: verrebbero a coincidere, in un’unica soluzione, sia il risparmio in bolletta (pari quasi a zero, specie dopo aver ammortizzato le spese di ristrutturazione e installazione) che quello sull’impatto ambientale e sul riscaldamento globale.
Ma, restando nella ristrutturazione, possiamo (e dobbiamo) fare determinate valutazioni, anche in fase progettuale: possiamo infatti optare per impianti (necessari per l’ambiente domestico) che ci garantiscano alto rendimento ma bassi consumi, approfittando del momento di ristrutturazione del proprio domicilio. Facciamo qualche esempio, per poterci rendere conto al meglio di quello che andremmo a risparmiare non tralasciando l’aspetto impiantistico durante i lavori edilizi.
Riscaldamento: invece di caldaie tradizionali, a combustione tradizionale, potremmo optare per due soluzioni specifiche (poi dipenderà dalle caratteristiche del luogo di installazione e dalle esigenze personali). Una è la caldaia a condensazione: un tipo di caldaia che sfrutta tutto il calore prodotto dal combustore, evitando i classici sprechi del calore “latente”, altrimenti disperso nella canna fumaria. Un’altra è la caldaia alimentata a fonte rinnovabile e a basso impatto ambientale, come quelle alimentate a pellet.
Refrigerazione: per refrigerare gli ambienti potreste optare per condizionatori a basso consumo energetico, dotati di inverter, ossia un dispositivo in grado di automatizzare l’attività dell’apparecchio mediante l’utilizzo di sonde termiche, sia esterne agli ambienti, che interne. In questo modo il risparmio, non solo di energia elettrica, ma anche di gas refrigerante e di emissioni nocive, andrebbe ridotto sensibilmente. Come i costi di gestione.