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Cappotto termico interno e muffa: come prevenire il problema?

Parete esposta a intemperie: il cappotto termico interno offre vantaggi ma anche alcuni svantaggi come la formazione della muffa.

 

Parliamo dell’altra faccia della medaglia dell’installazione del cappotto termico interno: la muffa. Vediamo come si forma e come prevenirla.

 

Il cappotto termico interno è una soluzione efficace per migliorare l’isolamento di un edificio. Allo stesso tempo, comporta alcune possibili controindicazioni. Per esempio, la capacità di favorire – in certe condizioni – la formazione della muffa sui muri. Il fenomeno, tuttavia, può essere prevenuto. Nella guida che segue spieghiamo come fare.

 

Cos’è il cappotto termico interno e che vantaggi dà?

 

Prima di affrontare il problema della muffa è bene fare il punto sul cappotto termico, spiegare cosa sia, come funziona e quali vantaggi apporta.

 

Il cappotto termico interno è, in parole povere, un sistema di isolamento costituito da pannelli isolanti applicati sulle pareti interne di un edificio. Fa uso di materiali come polistirene, lana minerale o sughero. Si oppone al cappotto termico esterno, che sfrutta i medesimi principi ma viene installato sulle pareti esterne. Il cappotto termico interno garantisce alcuni vantaggi.

 

  • Miglioramento dell’isolamento termico: il cappotto permette di ridurre le dispersioni di calore, aumentando il comfort abitativo e diminuendo i consumi energetici.

 

  • Scarsa invasività dell’intervento: l’installazione non richiede l’uso di impalcatura o coperture temporanee. Dunque, è ideale per edifici vincolati (preclusi all’installazione del cappotto esterno), condomini o zone con limiti strutturali.

 

  • Convenienza: l’intervento richiede un investimento inferiore e tempi di posa più rapidi, rappresentando una soluzione accessibile per migliorare l’efficienza energetica.

 

  • Capacità di integrazione estetica con l’arredamento e i rivestimenti: grazie alla possibilità di personalizzare i pannelli, il cappotto interno si integra armoniosamente negli spazi interni senza comprometterne lo stile.

 

Alla luce di quanto detto fin qui, possiamo affermare che il cappotto termico interno sia un’ottima alternativa alla versione esterna, più efficace sulla carta ma anche più laboriosa da mettere in pratica.

 

Svantaggi cappotto termico interno: quali sono?

 

Come tutte le soluzioni per la casa, anche il cappotto termico presenta degli svantaggi. Il più evidente consiste nell’efficacia inferiore a quella del cappotto termico esterno. Per quanto possa essere ben realizzato, comunque lascia scoperte alcune porzioni di muro e dunque, spesso, non riesce a garantire una protezione continua.

 

Lo svantaggio più grande, però, consiste nella sua capacità di favorire la muffa. Ciò accade perché impatta negativamente sulle dinamiche di traspirazione delle pareti. L’applicazione di pannelli isolanti può impedire la naturale dispersione del vapore acqueo interno, causando accumuli di umidità tra il muro e l’isolante.

 

Per inciso, la muffa è un problema serio non solo perché peggiore l’aspetto dell’immobile, ma anche perché, alla lunga, crea condizioni ambientali precarie, fino alla comparsa di problematiche respiratorie.

 

Come risolvere il problema della muffa?

 

Ebbene sì, il problema della muffa può essere prevenuto, o comunque reso meno probabile, e in alcuni casi risolto. Per prevenire la formazione di muffa basta:

 

  • Installare correttamente il cappotto termico: è fondamentale posizionare i pannelli in modo uniforme, evitando sovrapposizioni o spazi tra di essi che possano compromettere l’isolamento e creare punti di accumulo per l’umidità. Si tratta di utilizzare materiali di qualità e tecniche adeguate a garantire una posa ottimale.

 

  • Garantire elementi di fissaggio adeguati: scegliere ancoraggi idonei e applicarli correttamente è fondamentale per prevenire la formazione di vuoti tra il pannello e la parete, dove potrebbe accumularsi condensa, favorendo così la formazione di muffe.

 

  • Evitare di installare pannelli su pareti danneggiate: prima dell’applicazione, si dovrebbe verificare che le superfici siano prive di infiltrazioni o danni preesistenti. In caso di problemi strutturali o umidità preesistente, è essenziale intervenire con le opportune riparazioni prima di procedere.

 

  • Curare gli elementi che possono essere responsabili di un aumento dell’umidità: assicurarsi che l’ambiente abbia una ventilazione adeguata, utilizzare deumidificatori se necessario e controllare che non ci siano perdite idrauliche o altri fattori che possano incrementare l’umidità interna.

 

A fare molto, dunque, non è tanto il materiale, quanto la tecnica di installazione. Nel prossimo paragrafo entriamo nel dettaglio di questo aspetto.

 

Installazione cappotto termico interno: come evitare errori?

 

Dunque, come si installa correttamente un cappotto termico interno? Ecco le fasi da seguire.

 

  • Preparazione della superficie: la parete deve essere pulita, asciutta e priva di imperfezioni come crepe o macchie di umidità. Eventuali danni devono essere riparati per garantire una base stabile e uniforme.

 

  • Posizionamento dei pannelli isolanti: i pannelli vengono fissati alla parete con adesivi specifici o ancoraggi meccanici, rispettando uno schema ordinato e senza lasciare spazi vuoti o sovrapposizioni, per assicurare un isolamento uniforme.

 

  • Sigillatura dei giunti: tra i pannelli si applicano materiali sigillanti o nastri appositi per evitare ponti termici e infiltrazioni d’aria, che potrebbero compromettere l’efficienza del sistema.

 

  • Applicazione dello strato di rasatura: una volta fissati i pannelli, si stende uno strato di rasatura composto da malta e una rete in fibra di vetro, che rinforza il sistema e migliora la resistenza alle sollecitazioni.

 

  • Finitura esterna: il cappotto viene completato con uno strato di finitura, come intonaco o rivestimenti decorativi, che protegge il sistema dagli agenti atmosferici e permette di personalizzare l’estetica in base alle preferenze.

 

Come potete notare, l’installazione è più complessa di quanto si possa immaginare. Se ne deduce che il fai da te, per quanto possibile, è comunque sconsigliato.

 

Affidati ai professionisti: evita problemi e risparmia

 

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