In questa guida parliamo della ristrutturazione dell’ambulatorio veterinario. Offriremo un chiarimento circa le eventuali azioni di disturbo dei condomini e informazioni sugli interventi, sui costi e sulle tecniche per risparmiare.
La ristrutturazione di un ambulatorio veterinario segue logiche in parte diverse rispetto alla ristrutturazione delle abitazioni. Da qui, il timore che i lavori possano essere impediti dai condomini.
Dunque, vale la pena chiarire questo aspetto, e fornire una panoramica di quanto la legge stabilisce e/o consente.
Lo faremo nei prossimi paragrafi, che verranno seguiti da una riflessione sugli interventi più comuni (e utili), sui permessi da richiedere, sui costi e sull’obiettivo risparmio.
Ristrutturazione ambulatorio veterinario: cosa dice la normativa?
La normativa di riferimento è l’articolo 1102 del Codice civile, che recita:
“Nell’unità immobiliare di sua proprietà ovvero nelle parti normalmente destinate all’uso comune, che siano state attribuite in proprietà esclusiva o destinate all’uso individuale, il condomino non può eseguire opere che rechino danno alle parti comuni ovvero determinino pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell’edificio”.
Dunque, il punto da chiarire è il seguente: se gli interventi rovinano le parti comuni o recano un pregiudizio al decoro e alla stabilità dell’edificio, questi sono di fatto illeciti.
Ciò significa che i condomini possono rivolgersi alle autorità per bloccare i lavori.
Per il resto, non ci sono pregiudizi nei confronti dell’ambulatorio veterinario: qualsiasi altro intervento è concesso.
Questo, nella teoria. Nella pratica, il diritto del singolo si scontra con i regolamenti condominiali, che possono vietare o almeno regolamentare i lavori di ristrutturazione anche nelle parti comuni, anche se questi non compromettono stabilità e decoro dell’edificio.
Il consiglio, dunque, è di consultare il regolamento condominiale e ricercare sempre e comunque un accordo perlomeno verbale con gli altri condomini.
Ristrutturare un ambulatorio veterinario: quali sono gli interventi da realizzare?
Sciolti i dubbi sulle azioni che i condomini possono intraprendere per bloccare i lavori di ristrutturazione, è bene fornire informazioni più specifiche e tecniche, riguardanti gli interventi in sé. Dunque, ecco i più comuni e gettonati.
- Ammodernamento della sala d’attesa: rinnovare l’arredamento con sedute ergonomiche e resistenti, aggiungere un angolo per bambini e una zona dedicata ai proprietari di animali con informazioni utili su cure e servizi. È utile anche installare un sistema di climatizzazione per garantire il comfort.
- Aggiornamento delle sale visita: sostituire i vecchi tavoli di esame con modelli regolabili e resistenti, dotati di superfici antibatteriche. Implementare nuove attrezzature diagnostiche, come ecografi e radiografi digitali, per migliorare la precisione delle diagnosi.
- Ristrutturazione della sala operatoria: Questa classe di interventi consiste, tra le altre cose, nell’installazione di un impianto di illuminazione chirurgica a LED al fine di garantire una visibilità ottimale.
- Creazione di un laboratorio interno: allestimento di un’area dedicata per analisi di sangue, urine e feci, con macchinari moderni per ridurre i tempi di attesa e migliorare l’accuratezza dei risultati è senz’altro una buona idea (qualora non fosse già presente).
- Miglioramento della zona di degenza: progettazione di box confortevoli e facilmente pulibili per gli animali in degenza, con sistemi di climatizzazione individuali e monitoraggio costante delle condizioni. Un’altra idea consiste nell’allestire una zona esterna sicura per il movimento e la socializzazione degli animali ricoverati.
- Ottimizzazione dello spazio reception: ampliamento dell’area di accoglienza per facilitare il flusso dei clienti e ridurre i tempi di attesa.
- Introduzione di un sistema di videosorveglianza: un intervento utile è l’installazione di telecamere di sicurezza per monitorare l’intero ambulatorio, il che garantisce la sicurezza sia degli animali che del personale.
- Creazione di nuove sale operative. queste possono essere ricavate da una migliore gestione degli spazi oppure dall’ampliamento verso l’alto, con l’aggiunta di piani, o in orizzontale, con l’edificazione di zone esterne.
Quali permessi servono per la ristrutturazione di un ambulatorio veterinario?
E per quanto concerne i permessi? Ebbene, la questione è complessa. Proprio come qualsiasi altra ristrutturazione, anche in questo caso i permessi da richiedere sono suscettibili della tipologia di intervento. Gli scenari sono quattro.
- Edilizia libera: gli interventi che possono essere realizzati senza autorizzazione. Di base, sono tutti interventi che gravano sulle finiture, come la sostituzione dei rivestimenti, ma lasciano invariata la planimetria, gli elementi strutturali e la volumetria.
- CILA, Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata: permesso leggero, che consta di una relazione tecnica e non richiede parere dell’ente. Costa un migliaio di euro tutto compreso ed è riservata ai soli interventi che modificano la planimetria (es. suddivisione degli spazi al fine di ricavare altre sale operative).
- SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività: permesso intermedio, che richiede documentazioni complesse ma ancora non è suscettibile al parere dell’ente. Costa 2-3mila euro ed è riservata agli interventi strutturali (es. rifacimento tetto).
- Permesso di Costruire: permesso pesante, soggetto a parere dell’ente e che costa migliaia di euro. Riservato agli interventi che aggiungono volume o cambiano la destinazione d’uso.
Come risparmiare?
A seconda del grado di invasività dell’intervento, e specie se si include anche la progettazione dell’ambulatorio veterinario, le spese di ristrutturazione dell’ambulatorio veterinario possono costare anche decine di migliaia di euro.
Ma c’è una buona notizia: è possibile risparmiare. I prezzi sono infatti variabili anche all’interno della stessa categoria. Come fare? Semplice, brandendo con intelligenza l’arma del preventivo. Si tratta di raccogliere più offerte, confrontarle e individuare la soluzione meno costosa.
Fare da soli, chiedendo i preventivi a mano, impresa per impresa, è una missione impossibile o comunque molto faticosa. Meglio affidarsi ai tool specializzati, come quello di MestiereImpresa.it.
In modo facile e gratuito puoi chiedere preventivi online per la ristrutturazione dell’ambulatorio veterinario alle migliore aziende di zona.