In questa guida parliamo di isolatori sismici. Spiegheremo come funzionano, come si installano, in quali tipologie si declinano. Ragioneremo sui costi e offriremo consigli per ridurre la spesa. Soprattutto, indagheremo sulla loro capacità di proteggere dai terremoti.
Gli isolatori sismici sono tra gli elementi di protezione sismica più apprezzati in assoluti. Hanno la fama, infatti, di essere molto efficaci.
Quanto, di preciso? Lo riveleremo nel corso dei prossimi paragrafi. Prima, però, una definizione schietta di isolatore sismico e qualche parola sul loro funzionamento.
Come funzionano gli isolatori sismici?
Gli isolatori sismici sono strumenti ingegneristici progettati per ridurre la trasmissione delle onde sismiche dalla fondazione di un edificio alla sua struttura sovrastante.
In parole semplici, “disaccoppiano” l’edificio dal terreno, permettendogli di muoversi in modo controllato durante un terremoto, riducendo gli effetti delle scosse.
Il meccanismo si basa su un principio fisico: diminuire la rigidezza orizzontale dell’intero sistema edificio-suolo.
Gli isolatori sono posti tra la fondazione e la struttura portante, quindi formano uno strato intermedio che assorbe e dissipa parte dell’energia sismica. Durante un evento sismico, mentre il terreno si muove, l’edificio scivola lentamente sugli isolatori, subendo accelerazioni molto inferiori.
Ma proteggono per davvero? Facciamo un esempio. In una struttura non isolata, l’accelerazione può raggiungere anche 0,6 g.
Con isolatori sismici, può essere ridotta a 0,1-0,2 g. Tradotto in termini pratici, si possono ridurre del 70-80% le sollecitazioni orizzontali su travi e pilastri, con una drastica diminuzione del rischio di collasso.
Va detto poi che gli isolatori più moderni riescono a riportare la struttura nella posizione originaria una volta terminato il sisma, riducendo i danni permanenti.
Le tipologie di isolatori sismici
In realtà, esistono diverse tipologie di isolatori sismici, i quali si differenziano per le dinamiche di azione, pur mirando ciascuno a raggiungere il medesimo risultato. Ecco le tipologie più comuni.
- Isolatori elastomerici: composti da strati alternati di gomma e acciaio, sono molto elastici e consentono ampi spostamenti orizzontali. assorbono energia e resistono al taglio. Sono ideali per edifici di medie dimensioni in zone a sismicità moderata.
- Isolatori a scorrimento a superficie curva: questi dispositivi sfruttano una superficie concava su cui scorre una calotta metallica. Permettono movimenti orizzontali controllati e ritorno in posizione per gravità. adatti a strutture di grandi dimensioni.
- Isolatori a rulli: composti da cilindri metallici che scorrono su guide. Garantiscono movimenti ampi e dissipano energia per attrito. Meno diffusi, ma utilizzati in edifici industriali o ponti, dove conta la capacità di deformazione.
- Isolatori a piastre scorrevoli: questi isolatori usano superfici piane lubrificate per consentire lo scorrimento della struttura. sono semplici ma efficaci, con limitata capacità dissipativa. Utili in edifici a basso-medio carico.
- Isolatori ibridi: combinano materiali diversi (gomma, acciaio, teflon) e funzioni multiple (dissipazione, ritorno elastico, scorrimento). offrono prestazioni elevate e personalizzabili. utilizzati nei progetti più avanzati e su edifici critici.
Chiaramente ogni tipo ha vantaggi e limiti specifici: la scelta dipende dal tipo di struttura, dal rischio sismico locale e dal budget.
Le principali alternative
Gli isolatori sismici non sono gli unici strumenti “edili” di protezione dai terremoti. Ce ne sono anche altri. Ecco i principali.
- Controventi in acciaio: dispositivi che irrigidiscono la struttura in modo da resistere meglio alle forze orizzontali. Non riducono le accelerazioni trasmesse, ma migliorano la resistenza. Usati in edifici nuovi o in ristrutturazioni con accesso a travi e pilastri.
- Dissipatori di energia: dispositivi che assorbono parte dell’energia sismica trasformandola in calore. installabili anche in edifici esistenti. riducono le deformazioni e aumentano la durabilità delle strutture.
- Rinforzo delle fondazioni: questo intervento prevede la sostituzione o il consolidamento di plinti, travi e pali di fondazione. Nigliora l’ancoraggio al suolo e riduce il rischio di cedimento differenziale. richiede lavori invasivi e costosi.
- Camicie in FRP (fibre composite): rivestimenti in fibra di carbonio o vetro applicati su colonne e travi. Migliorano la duttilità e la resistenza. usati in edifici esistenti per adeguamenti sismici localizzati.
- Tecniche di isolamento parziale: esse prevedono l’isolamento solo di porzioni dell’edificio (es. coperture, facciate). meno efficaci degli isolatori totali, ma più economiche e adatte a piccoli interventi.
Quale di questi strumenti andrebbe preferito? Ecco una tabella di comparazione utile a farsi un’idea e rispondere a questa domanda.
Sistema |
Riduzione accelerazioni |
Spesa media |
Invasività |
Applicabile su edifici esistenti |
Isolatori sismici |
Alta |
Alta |
Alta |
Sì (ma complesso) |
Dissipatori di energia |
Media |
Media |
Media |
Sì |
Controventi in acciaio |
Bassa |
Media |
Alta |
Sì (con lavori strutturali) |
Rinforzo fondazioni |
Bassa |
Alta |
Molto alta |
Sì |
Camicie in FRP |
Media |
Media |
Bassa |
Sì |
Gli isolatori sono la soluzione migliore? Di base sì: offrono il massimo in termini di protezione. Allo stesso tempo, richiedono interventi strutturali importanti.
Come risparmiare
Come abbiamo visto, gli isolatori sismici rappresentano una delle soluzioni più efficaci per proteggere gli edifici dai terremoti, ma sono anche tra le più costose. L’obiettivo risparmio , quindi, è legittimo, a patto che non comprometta la qualità dei dispositivi e l’efficienza dell’intervento.
Il solo modo serio per ottenere un buon rapporto qualità-prezzo è confrontare più preventivi. Ma non preventivi generici: servono documenti tecnici dettagliati che includano materiali, tempi di posa, analisi strutturale preliminare, sistema scelto e garanzie. Solo così si può capire davvero dove si annidano i costi e come ottimizzarli.
Questo tipo di preventivo si ottiene solo utilizzando strumenti specifici, come i tool di richiesta preventivi. Il sito MestiereImpresa ne mette a disposizione uno gratuito, pensato per chi cerca aziende serie, selezionate e con esperienza documentata.
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In questo modo si può risparmiare anche su interventi complessi, scegliere l’impresa giusta senza correre rischi.
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