In questo articolo vediamo cos’è l’incatenamento delle strutture murarie, quali effetti produce sulla stabilità degli edifici e se funziona per davvero.
L’incatenamento murario è una tecnica consolidata che contribuisce a migliorare la risposta degli edifici in muratura di fronte a sollecitazioni orizzontali. Ma riesce davvero a mettere in sicurezza gli edifici? E’ realmente a prova di terremoto? Nella guida che segue risponderemo a questa domanda.
Cos’è l’incatenamento delle strutture murarie
L’incatenamento delle strutture murarie consiste nell’installazione di tiranti metallici che mettono in collegamento pareti opposte o elementi strutturali distinti, impedendo che questi si allontanino o ruotino in caso di sollecitazioni.
È un sistema pensato per aumentare la coesione complessiva di un edificio e migliorare la stabilità in presenza di forze orizzontali, come quelle generate dai erremoti.
Esistono diverse tipologie di incatenamento, ciascuna con proprie applicazioni e peculiarità.
- Con tiranti passanti: coinvolgono barre metalliche che attraversano l’intero spessore della muratura e vengono bloccate esternamente con capochiave. Sono utilizzati negli edifici storici e assicurano un elevato incremento della connessione tra le pareti
- Con tiranti interni: vengono inseriti all’interno della muratura o in apposite scanalature, restando invisibili dall’esterno. Migliorano la resistenza senza alterare l’estetica delle facciate, caratteristica molto utile nei centri storici
- Con catene perimetrali: consistono in elementi continui posti lungo tutto il perimetro del solaio. Collegano le pareti in modo uniforme, migliorando la ripartizione delle sollecitazioni e riducendo il rischio di espulsione delle facciate
- Con catene inclinate: vengono posizionate con inclinazione per contrastare spinte particolarmente intense, come quelle generate da coperture pesanti o da murature spingenti. Offrono una risposta efficace nei punti critici dell’edificio
- A sistema misto: combinano diverse tipologie di tiranti per rispondere contemporaneamente a più esigenze strutturali, ad esempio garantendo sia il collegamento orizzontale sia il contenimento delle spinte verticali
Chiaramente, la scelta della tipologia dipende dall’edificio, dal suo stato di conservazione e dalla strategia antisismica definita dal tecnico incaricato.
Gli effetti dell’incatenamento delle strutture murarie
L’incatenamento migliora la capacità dell’edificio di lavorare come un insieme coerente e solidale.
In una struttura muraria non adeguatamente connessa, le pareti possono muoversi in maniera indipendente e subire rotazioni o ribaltamenti locali. In una struttura muraria incatenata, questi movimenti sono ostacoli, le forze orizzontali sono distribuite in modo omogenee.
Per comprendere meglio l’efficacia, si può considerare un esempio riferito a un terremoto di magnitudo 6.6.
In un edificio privo di incatenamento, la spinta laterale generata dalle onde sismiche può indurre il ribaltamento di una facciata esposta, con conseguenze gravi per la stabilità globale. Se invece l’edificio è dotato di tiranti correttamente dimensionati, la facciata viene trattenuta e costretta a lavorare insieme alle altre pareti.
Questo non annulla il rischio, ma riduce drasticamente la probabilità di un collasso locale e aumenta la sicurezza complessiva dell’immobile. Inoltre, diminuisce l’entità delle deformazioni, facilitando anche gli interventi successivi di ripristino.
Un confronto con le altre soluzioni
Prima di scegliere un intervento antisismico, è utile capire come si colloca l’incatenamento rispetto ad altre tecniche disponibili. Ecco un confronto.
Intervento |
Funzione principale |
Aspetti distintivi |
Incatenamento murario |
Impedisce il ribaltamento e migliora la coesione |
Poco invasivo, utile negli edifici storici |
Cerchiatura aperture |
Rinforza il contorno di porte e finestre |
Richiede opere murarie più invasive |
Intonaco armato |
Incrementa la resistenza a taglio delle pareti |
Soluzione uniforme, modifica l’aspetto della muratura |
Fibre di carbonio |
Aumentano localmente la resistenza e la duttilità |
Molto efficaci, costi più elevati |
Consolidamento dei solai |
Migliora il comportamento scatolare dell’edificio |
Intervento più complesso e articolato |
In conclusione, l’incatenamento è spesso il primo passo nei miglioramenti antisismici, poiché stabilizza l’edificio e prepara le condizioni per eventuali interventi aggiuntivi.
Come risparmiare sull’incatenamento delle strutture murarie
L’incatenamento offre vantaggi significativi per la sicurezza, ma comporta un costo importante, soprattutto quando si interviene su edifici storici o su strutture che richiedono tiranti personalizzati.
È quindi legittimo cercare di risparmiare senza compromettere la qualità dell’intervento. Il modo più efficace per farlo è confrontare più preventivi, poiché le imprese applicano tariffe diverse in funzione dei materiali utilizzati, della complessità dell’edificio e delle verifiche strutturali richieste.
Affinché il confronto sia realmente utile, i preventivi devono essere ridotti in modo comparabile. Ogni proposta deve indicare tipologia di tiranti, materiali, numero di punti di ancoraggio, modalità di posa, opere murarie necessarie e tempistiche.
Solo preventivi strutturati nello stesso modo permettono di valutare con precisione quale impresa garantisce il miglior equilibrio tra qualità e costo.
Preventivi così dettagliati si ottengono facilmente solo attraverso tool di richiesta preventivi, che impongono ai professionisti di rispondere seguendo schemi uniformi. Queste piattaforme permettono inoltre di ricevere più offerte in poco tempo, generando una competizione che riduce i costi senza abbassare la qualità tecnica.
Tra i vari strumenti disponibili, spicca MestiereImpresa.it. Il portale consente di inviare una richiesta precisa, ottenere preventivi chiari e confrontabili e selezionare imprese specializzate in interventi strutturali complessi.
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