Come scegliere il commercialista? Una domanda che si sarà posto in particolare chi negli ultimi anni si sia ritrovato più di una volta a dover combattere contro Equitalia, tasse di cui non si capisce la ratio e postille e numeri sui documenti fiscali di cui è molto complicato riuscire a comprendere qualcosa senza rischiare la cefalea.
Proprio per evitare di arrabbiarsi con questi temi, sarebbe quindi il caso di mettersi alla ricerca di un buon consulente fiscale, una persona in grado di spiegare e soprattutto risolvere i problemi che possono derivare dai rapporti con le amministrazioni fiscali statali.
La scelta di un buon commercialista può insomma diventare il primo passo per non dover perdere una infinità di tempo, una vera e propria tegola soprattutto per i professionisti e gli imprenditori, per i quali, in fondo, il tempo rappresenta denaro.
L’assistenza fiscale è importante
L’assistenza fiscale è molto importante. Una azienda che si rispetti, per poter funzionare al meglio e produrre utili, deve veder operare tutti i suoi comparti come i meccanismi di un motore ben oliato, in modo da macinare chilometri in senza alcun intoppo.
Se da un punto di vista finanziario non funziona, la sua attività può risentirne e rallentare il resto, circostanza che consiglia di correre ai ripari in modo da non rischiare il collasso.
Un commercialista accorto è in grado di consigliare la strada migliore per risparmiare soldi indicando gli sgravi fiscali esistenti o le possibilità di utilizzare gli utili d’azienda a scopi produttivi.
Può inoltre indicare la strada migliore per reperire finanziamenti e quindi ossigeno necessario all’azienda, impedendo che essa debba fermarsi per mancanza di cespiti finanziari cui attingere.
Evitare consulenti fiscali online
Il consiglio che arriva dagli esperti, in relazione alla consulenza fiscale, è proprio quello di dotarsi di un commercialista idoneo, senza scegliere la scorciatoia del consulente online.
Va infatti ricordato che il commercialista deve anche svolgere funzioni di rappresentanza, ovvero intervenire personalmente operando come interfaccia nei confronti delle controparti.
In tal modo, si trasforma in una vera e propria rotella dell’ingranaggio, sino a diventare una parte dell’azienda, pur non essendo un vero dipendente.
Ecco perché è importante scegliere bene.
Il Commercialista: Parola d’ordine: specializzazione
Quando si tratta di scegliere il commercialista, la parola d’ordine da seguire è specializzazione.
Chi necessita di consulenze sulla materia fiscale o sulle possibilità di reperire finanziamenti statali o europei a fondi perduti, dovrebbe cercare professionisti che sappiano operare in queste particolari branche, soprattutto in un periodo in cui molte aziende vanno a fondo proprio a causa del credit crunch operato dalle banche.
Proprio per questo motivo, il discorso dei costi di un bravo commercialista non si dovrebbe neanche porre, in quanto una prestazione di alto livello può rivelarsi molto più preziosa della differenza di prezzo tra un professionista bravo e uno normale.
Chi vuole però cercare di risparmiare, può provare a farsi fare un preventivo interpellando il maggior numero di commercialisti possibile, mettendoli quindi in competizione tra di loro.
Magari non senza prima aver dato un’occhiata ai tariffari proposti dalle associazioni di categoria, dai quali si può desumere il livello della spesa prevista.