In questa guida parliamo di cocciopesto per pavimenti.. Forniremo info sulla sua composizione, spiegheremo com’è fatto, quali tipologie esistono e quando va preferito alle principali alternative.
Il cocciopesto per pavimenti, nonostante la diffusione di soluzioni moderne, è ancora un’alternativa da prendere in considerazione.
Se non altro, perché “sa” di tradizione, di antico e quindi è capace di caratterizzare in senso estetico, simbolico e sentimentale le abitazioni. Ma procediamo con ordine, spiegando com’è fatto il cocciopesto.
Com’è fatto il cocciopesto
Il cocciopesto è un materiale composto da calce, sabbia e frammenti di laterizio macinati, cioè cocci di mattoni o tegole. Questi ultimi, ridotti in granuli di dimensioni variabili, conferiscono al composto una colorazione calda e una maggiore resistenza.
Il risultato è un impasto omogeneo, lavorabile, che una volta posato e stagionato diventa solido, durevole e gradevole alla vista.
I vantaggi del cocciopesto sono indiscutibili. Alcuni però sono più importanti di altro. Li elenchiamo qui di seguito.
- Alta resistenza nel tempo: il cocciopesto, pur essendo un materiale antico, è estremamente resistente all’usura e agli agenti atmosferici. Per questo è utilizzato ancora oggi nei contesti in cui la durabilità è prioritaria, specialmente per pavimentazioni interne ed esterne sottoposte a sollecitazioni costanti.
- Traspirabilità naturale: essendo composto da calce e materiali porosi, il cocciopesto consente lo scambio di umidità tra supporto e ambiente, limitando la formazione di muffe e condense. È particolarmente indicato in edifici storici, rustici o in ambienti umidi come le cantine.
- Valore estetico e simbolico: il colore caldo e le superfici irregolari del cocciopesto richiamano immediatamente l’architettura mediterranea, evocando tradizione e radici storiche. È ideale per chi desidera conferire all’ambiente un aspetto autentico, con un forte impatto visivo ed emotivo.
- Sostenibilità: il cocciopesto è composto da materiali naturali e di recupero, come i cocci di laterizio. Non contiene cementi o resine sintetiche. Questo lo rende una scelta a basso impatto ambientale, in linea con i principi della bioedilizia e della circolarità dei materiali.
In buona sostanza, il cocciopesto non è simbolo solo di tradizione, ma anche un materiale tecnico e attuale.
Tipologie di cocciopesto per pavimenti
Si fa presto a dire cocciopesto per pavimenti. Trattandosi di un materiale “antico”, sono emerse nel corso del tempo numerose tipologie. Ecco le principali.
- Cocciopesto a grana grossa: questa tipologia include frammenti di laterizio di dimensioni maggiori, spesso visibili anche dopo la posa. È ideale per ambienti rustici o rurali, dove si cerca un effetto materico marcato. Offre maggiore resistenza meccanica, ma una finitura più grezza e meno uniforme.
- Cocciopesto a grana fine: esso contiene cocci macinati molto sottili, quasi polverizzati. Il risultato è una superficie più compatta, regolare e “morbida” alla vista. È preferito negli ambienti interni dove si desidera un effetto elegante e omogeneo, pur mantenendo la matericità tipica del materiale.
- Cocciopesto con inerti selezionati: esso viene arricchito con sabbie colorate o polveri minerali per personalizzarne il tono cromatico. Questa variante permette una maggiore libertà estetica ed è adatta a contesti moderni o progetti di restauro con esigenze decorative specifiche.
- Cocciopesto consolidato con calce idraulica: questa tipologia ntegra calce idraulica naturale per aumentare la resistenza all’umidità e accelerare l’indurimento. È perfetto per pavimentazioni esterne o ambienti soggetti a lavaggi frequenti. Mantiene comunque traspirabilità e compatibilità con murature antiche.
In sintesi, ogni tipo di cocciopesto ha un suo contesto ideale e un effetto visivo distinto. Certamente, è necessario essere consapevoli da un lato delle caratteristiche delle varie tipologie, dall’altro delle proprie esigenze.
Quando va usato il cocciopesto per pavimenti
Da quanto abbiamo scritto fin qui, si possono intuire i casi in cui il cocciopesto rappresenta la migliore soluzione. Tuttavia, è bene elencarli e descriverli.
- In edifici storici e ristrutturazioni conservative: il cocciopesto è perfetto per valorizzare ambienti antichi, rispettandone la struttura e l’estetica. È compatibile con supporti in pietra, laterizio e terra cruda, e soddisfa i requisiti dei restauri architettonici vincolati.
- In ambienti rustici o di campagna: offre una finitura calda, naturale e resistente, coerente con lo stile di casali, masserie e case rurali. La sua estetica non “lucida” si integra perfettamente in contesti poco formali o volutamente artigianali.
- In contesti a elevata umidità: essendo traspirante, il cocciopesto è una soluzione eccellente per pavimenti in cantine, taverne o ambienti seminterrati. Aiuta a regolare l’umidità senza sigillare il supporto, evitando distacchi o muffe.
- Quando si desidera un pavimento personalizzato: grazie alla possibilità di scegliere granulometria, tono e finitura, il cocciopesto si adatta a progetti su misura. È indicato per clienti che vogliono un rivestimento unico, ricco di sfumature materiche e fuori dal circuito dei prodotti industriali.
In breve, il cocciopesto si adatta bene dove serve equilibrio tra estetica e funzionalità. Ma ecco una tabella che propone un recap, tipologia per tipologia, scenario per scenario.
Tipologia |
Descrizione sintetica |
Quando va preferito |
Cocciopesto a grana grossa |
Finitura rustica, inerti visibili |
Ambienti rurali, interni rustici, cantine |
Cocciopesto a grana fine |
Finitura liscia, effetto più uniforme |
Interni abitati, case eleganti, loft |
Cocciopesto con inerti selezionati |
Colori personalizzabili, tono decorativo |
Progetti moderni, ambienti di rappresentanza |
Cocciopesto con calce idraulica |
Più resistente all’umidità e ai lavaggi |
Esterni, bagni, ambienti umidi e semiaperti |
Come risulta evidente, ogni tipologia di cocciopesto ha il suo contesto ideale e non è mai una scelta casuale.
Come risparmiare sul cocciopesto
Il cocciopesto, rispetto ad altri rivestimenti artigianali o tecnici, ha un costo inferiore, pur mantenendo elevate prestazioni. È una scelta economica e intelligente, specie nei lavori di ristrutturazione.
Tuttavia, anche in questo caso è legittimo cercare un risparmio, purché non si rinunci alla qualità dei materiali e alla competenza della posa.
Il modo migliore per risparmiare bene è affidarsi alla raccolta e al confronto dei preventivi. Questo metodo consente di mettere in concorrenza più artigiani, ricevendo offerte dettagliate e coerenti tra loro.
Funziona particolarmente bene con i rivestimenti in cocciopesto, che richiedono manodopera esperta e possono variare molto in base alla tecnica applicativa, alla provenienza dei materiali e alla tipologia scelta.
I preventivi ideali per questo tipo di confronto sono quelli che indicano chiaramente: costo del materiale, spessore previsto, modalità di posa, tempi di realizzazione, eventuali trattamenti protettivi finali.
Tuttavia, raccogliere preventivi uno per uno è complesso. Per questo esistono tool online che facilitano il processo.
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